Scelto da facebook/ Avrei voluto ascoltare Pif al Teatro Biondo, ma….

CRONACA MOLTO PANORMITA DI UN EVENTO CULTURALE ‘GRATIS’: PAROLA MAGICA PER I PALERMITANI…

di Daniele Alessandra

Stasera (ieri sera per chi legge ndr) avrei voluto ascoltare Pif e i suoi ospiti, al Teatro Biondo, Ingresso Libero, Inizio alle ore 21,00.

Passo a prendere mia moglie con largo anticipo perché so che alla parola gratis i palermitani si precipitano sempre, lo farebbero anche se distribuissero cacca. Alle 19:40 sono vicinissimo: giro da via Maqueda su via Venezia, convinto che avrei trovato un posto comodo per lasciare l’automobile, ed effettivamente ci sarebbe stato spazio, ma tutta la zona è gestita da due, forse tre posteggiatori.
La gente paga allegramente il posteggio su suolo pubblico pur di non perdere tempo.
Penso «che senso ha pagare i posteggiatori e poi andare a vedere Pif?»

Mi allontano dalla zona invasa e giro a sinistra su via Roma, passando davanti al teatro vedo una fila alla palermitana: un centinaio di persone spinge per entrare, s’infila, cerca di superare.
Penso «che senso ha accapigliarsi per passare prima e poi andare a vedere Pif?»
Schivati i posteggiatori su via Napoli trovo un posto regolare per lasciare la mia automobile ad angolo con via Bandiera e ci dirigiamo a piedi verso il Teatro. La ressa è aumentata, la gente spinge, ma il Teatro è ancora chiuso, quindi decidiamo di accomodarci al bar accanto al teatro e cenare, in attesa del momento giusto per unirci alla fila.
All’interno del bar c’è una porta che comunica con l’ingresso del teatro, così il locale inizia a riempirsi di persone che spingono per utilizzare questo passaggio scavalcando tutti quelli che stavano facendo la fila, sebbene in modo disordinato, fuori al freddo.
Penso «che senso ha saltare la fila in barba a chi sta aspettando da più tempo al freddo e poi andare a vedere Pif?»

L’aria all’interno del bar si fa soffocante, il proprietario teme che tutta questa gente sia troppa e, non potendo garantire la sicurezza, invita tutti ad uscire dal suo locale. Riceve insulti.
Penso «che senso ha comportarsi da prepotente e poi andare a vedere Pif?»

Appena le porte del Teatro si aprono, il bar si riempie nuovamente di gente che corre, calpesta altra gente, spinge i clienti del bar. Una vergogna. Erano le stesse persone che erano state invitate a uscire poco prima, ma invece di mettersi in fila hanno atteso davanti la porta del bar per poi tuffarsi nuovamente dentro al momento più propizio.
Penso «che senso ha fare i furbi in questo modo stupido e poi andare a vedere Pif?»

Terminiamo di mangiare, paghiamo ed entriamo in Teatro dalla porta principale. Rinunciamo alla Platea e proviamo a dirigerci direttamente alla prima fila di palchi. Arrivati in cima ala prima rampa di scale una signorina ci informa che tutto il piano è riservato per gli operatori e per le autorità.
Penso «che senso ha farsi riservare un palco autorità per andare a vedere Pif?»

Saliamo al secondo piano e proviamo ad entrare in uno dei palchi senza riuscire: tutti sono occupati da gruppi di due o tre persone che non permettono ad altri di accedere, mentre i palchi sarebbero costruiti per ospitare fino a sei spettatori.
Penso «che senso ha occupare gli spazi illegittimamente per poi vedere Pif?»

Infine ci accomodiamo in Galleria. Il palco è lontano, ma noi ci saremmo accontentati se a quel punto non fosse successa una cosa: molta gente sta occupando i corridoi in platea, avendo deciso di vedere lo spettacolo in piedi, questo è un problema per la sicurezza e tutte queste persone vengono invitate a lasciare il teatro, e sembra che lo facciano davvero ma… invadono la galleria in massa.
Penso «che senso ha occuparsi della sicurezza in Platea per poi condannare a morte certa (in caso di incendio) gli occupanti della Galleria? Vale la pena di morire per vedere Pif?»

Decidiamo a questo punto di andare via. Percorriamo le scale per assistere a diverse scene vergognose: gente che cercava di passare corrompendo il personale, o minacciando! Giunti all’ingresso principale dobbiamo attendere un po’ perché le porte sono chiuse, dietro c’è una folla che spinge e c’è pure uno che trova il modo per farsi aprire: «sono amico di ******** *****».
Penso «che senso ha passare davanti agli altri perché si hanno amicizie nell’organizzazione e poi andare a vedere Pif?»

Adesso siamo tornati a casa, un po’ mi dispiace e un po’ mi fa piacere.
Mi dispiace perché sono un grande fan di Pif e mi sarebbe davvero piaciuto ascoltare di presenza quello che lui sta raccontando in questo momento.
Mi fa piacere perché le persone che sono rimaste sono quelle che hanno pagato i posteggiatori, hanno saltato la fila, hanno strattonato, hanno minacciato, hanno insultato, hanno occupato, hanno chiesto raccomandazioni.
Sono loro che hanno più bisogno di ascoltare quello che Pif ha da dire. Spero lo ascoltino.

 

 

Redazione

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