Tentato omicidio e lesioni personali aggravate. Sono queste le accuse che hanno portato all’arresto di un uomo di 49 anni residente a Riposto. Una furibonda lite che sarebbe scaturita per dissidi di natura familiare, nonostante l’uomo e l’ex compagna siano separati da anni, e che ha coinvolto oltre la donna anche il padre di quest’ultima. I due sarebbero stati aggrediti a calci e coltellate
L’uomo, nella tarda serata di ieri, si sarebbe recato a Santa Venerina, dove la donna, 47 anni, vive in via Rondinelle. All’apice di una violenta discussione, il 49enne avrebbe aggredito la donna di 47 anni. Secondo una prima ricostruzione scaturita dalle dichiarazioni fatte dalla vittima agli inquirenti, il litigio sarebbe inizialmente scoppiato fra i due per gli strascichi della separazione e per la gestione del loro figlio, che non era presente durante l’aggressione. A un certo punto, per cercare di difendere la donna, sarebbe intervenuto anche l’ex suocero, un uomo di 68 anni che abita insieme alla figlia.
Il 49enne, che ha precedenti penali per vari reati, avrebbe iniziato a colpire i due con forti calci e poi sarebbe passato all’utilizzo di due coltelli, uno a serramanico e l’altro a scatto, per ferire padre e figlia. Allertati dalle urla, alcuni familiari e vicini di casa hanno telefonato alle forze dell’ordine per segnalare quanto stava accadendo. I carabinieri della stazione di Santa Venerina, giunti sul posto, hanno rintracciato l’uomo in una via limitrofa mentre tentava di allontanarsi.
La donna, soccorsa dal personale sanitario del 118, è stata trasportata all’ospedale di Acireale dove è stata medicata, per ferite da taglio nella zona toracica e omerale giudicate guaribili in 15 giorni. Più gravi le condizioni del padre di lei che ha riportato profonde ferite all’addome. L’uomo è stato trasportato all’ospedale Cannizzaro di Catania, dove è stato sottoposto d’urgenza a un delicato intervento chirurgico. Dal nosocomio riferiscono che l’uomo è ricoverato in chirurgia generale, ma le sue condizioni non sono critiche con la prognosi che potrebbe essere sciolta nei prossimi giorni.
I due coltelli, lunghi rispettivamente 16 e 13 centimetri, sono stati sequestrati mentre l’aggressore è stato portato nel carcere di piazza Lanza. A indagare sull’accaduto è la compagnia dei carabinieri di Giarre che sta cercando di ricostruire la dinamica dei fatti.
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