Sannino alla prima al Massimino «Catania ha un tifo che conosce le difficoltà»

L’allenatore «dei fatti» è chiamato a rispondere in conferenza stampa. Non è un controsenso, sono le formalità di rito delle ore che precedono la prima sfida di campionato del nuovo Catania, quello di Sannino. Meno di sette giorni di lavoro per riprogrammare la mentalità della squadra, da malinconica protagonista mancata a belva affamata di successi. Ci riuscirà? Lo dirà il campo domani nella gara contro il Modena.

Nell’attesa, Giuseppe Sannino entra in sala stampa in tenuta di allenamento, o combattimento che dir si voglia. Dai suoi ragazzi non si aspetta nulla di diverso sull’atteggiamento tattico: «Tre giorni insieme non possono cambiare molto. C’è ancora la mano di Pellegrino su questa squadra». E allora cosa attendersi, gli stessi problemi di sempre? «Bisogna ricordarsi delle partite precedenti. E’ su quello che si è fatto prima che si deve ricostruire». Cosa bisogna cambiare? «Domani voglio aprire la gabbia e vedere uscire fuori la squadra come un branco di animali». Visto che ha parlato con loro, cosa la rende sicuro di un’inversione di tendenza? «Non si può sempre rimandare a domani. Mi auguro che, anzi ne sono certo, mostreremo un atteggiamento maturo da uomini consapevoli della situazione, che vogliono mettere da parte le qualità individuali per mettere dentro grinta e cuore. Chi gioca di fioretto dovrà giocare di spada, e chi gioca di spada dovrà tirare fuori l’accetta».

Mancheranno alcuni giocatori, però: «E’ vero, ma il nostro più grande vantaggio è sapere che non possiamo più continuare così. Tutti devono sacrificarsi. Se mancheranno alcuni giocatori, altri dovranno sacrificarsi di più, l’uno per l’altro. Nelle difficoltà, riuscire a fare l’impresa è ancora più bello. Dobbiamo vincere a tutti i costi. Dobbiamo dare il massimo e morire in campo». A sostegno avrete il pubblico: «Qualunque sia il risultato finale, la gente capirà. Possiamo sbagliare mille passaggi ma non l’atteggiamento. Qui c’è gente che è stata osannata ed acclamata. E’ un pubblico che conosce la sofferenza, le difficoltà ed il dolore e sa rispettarle».

Marco Di Mauro

Recent Posts

Osservatorio su monte Mufara, Urso: «Prevenirà minacce sulla Terra»

«Anche la Sicilia avrà il suo avamposto spaziale. L'Osservatorio astronomico dell'Esa consentirà di perlustrare gli spazi più…

3 ore ago

Palermo, portava hashish in carcere per un detenuto: arrestata una donna

Una donna che cercava di portare 30 grammi di hashish nel carcere Lorusso di Pagliarelli…

3 ore ago

Caltagirone, chiuso lounge bar per sospetta vendita di stupefacenti al suo interno

La polizia di Stato ha eseguito il provvedimento con il quale il questore di Catania ha decretato…

3 ore ago

Palermo, il titolare de La Braciera dopo il fulmine: «I feriti stanno tutti bene. Abbiamo avuto paura»

«Abbiamo vissuto una serata di grande paura ma adesso fortunatamente possiamo tirare un sospiro di…

4 ore ago

Reati contro la pubblica amministrazione, sospesi la presidente del consiglio di Trapani e un consigliere di Mazara

Con separati provvedimenti è stata dichiarata dal Prefetto di Trapani la sospensione ope legis della presidente del…

4 ore ago

CoEHAR in Caritas, il progetto per aiutare le persone indigenti a smettere di fumare

«Aiutare chi è in difficoltà e fuma, a smettere di fumare». Può essere sintetizzato così…

6 ore ago