Sanità: trasferire l’ortopedia pediatrica dal Cervello al Civico? “Proposta bizzarra”

La notizia sembra assurda: per dotare un ospedale di un reparto di ortopedia pediatrica, lo si toglie ad un altro. Avete capito bene. Gli ospedali in questione sono il Cervello e il Civico di Palermo. Il reparto del primo dovrebbe passare al secondo. Che, così, rimarrebbe privo di un servizio importantissimo. Sacrificato per sanare le carenze del Civico. Un vero e proprio paradosso.

Contro questa ipotesi, si schierano, comprensibilmente,  i medici:

“Le OO.SS. mediche maggiormente rappresentative esprimono forte dissenso sulla proposta ventilata dal Direttore Generale dell’ARNAS – Ospedale Civico di Palermo, Dottor Giovanni Migliore, di acquisire il Reparto di Ortopedia Pediatrica degli Ospedali Riuniti Villa Sofia-Cervello.
In data odierna le scriventi OO.SS. mediche hanno inviato all’Assessore Regionale alla Salute, Lucia Borsellino, una nota in cui manifestano la propria opposizione all’eventualità di trasferire dal P.O. Cervello al P.O. Di Cristina – Ospedale dei Bambini l’unica UOC di Ortopedia Pediatrica al servizio di una larga parte della Città di Palermo e delle Province di Palermo e Trapani, che determinerebbe gravi criticità assistenziali nella gestione delle emergenze/urgenze chirurgiche pediatriche.
Le carenze organizzative e strutturali dell’ARNAS – Ospedale Civico di Palermo non possono certamente essere sanate a discapito di altre Aziende Ospedaliere e le soluzioni ai problemi creatisi nel tempo e finora irrisolti vanno trovati all’interno della stessa Azienda Ospedaliera.
Ci si chiede chi si assumerà l’intera responsabilità degli eventuali gravi disservizi in termini di assistenza sanitaria che verrebbero a determinarsi qualora l’assurda richiesta del Direttore Generale dell’ARNAS – Ospedale Civico di Palermo fosse realmente assunta dall’Assessorato alla Salute.
Le OO.SS mediche, ricordando che il ventilato trasferimento violerebbe il contenuto del vigente D.A. n° 02099 del 26.10.2011 e le basilari regole dei rapporti sindacali, respingono con fermezza la bizzarra proposta avanzata dal Dottor Migliore e chiedono un incontro urgente con l’Assessore alla Salute al fine di chiarire il senso di un’operazione che appare tutt’altro che legittimamente fondata.

Redazione

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