LA PROCURA DI PALERMO SMORZA LE NOTIZIE DI UN POSSIBILE INTRECCIO TRA IL LATITANTE MATTEO MESSINA DENARO E I CENTRI DI DIALISI. E, INTANTO IL CAPOGRUPPO NCD INVITA L’ASSESSORE AL RAMO A RIFERIRE IN AULA SUGLI SCANDALI VERI
Possibili infiltrazioni mafiose, malaffare, nomine, il caso Villa Sofia e la vergognosa vicenda Humanitas, per non parlare dell’ultimo scandalo della Seus. La Sanità siciliana è ancora una volta nell’occhio del ciclone, e all’Ars si chiede conto e ragione all’assessore al ramo Lucia Borsellino, abilissima nel glissare responsabilità e sempre pronta a scaricarle su chi l’ha preceduta.
Ma, la misura è colma. Per questo il il capogruppo Ncd, Nino D’Asero, le chiede di riferire in Aula : “Innanzitutto, l’assessore venga urgentemente a Sala D’Ercole per relazionare sull’effettivo stato dell’arte nel comparto – dice D’Asero – Quindi, ci dica quanto il governo stia facendo e quanto e cosa abbia intenzione di fare per metter fine a questo andazzo del quale, detto chiaramente, ai siciliani importa poco se sia nato o meno con i governi precedenti: l’importante è che adesso la politica si riappropri del ruolo moralizzatore e controllore; quel ruolo che i cittadini auspicano stiano assegnando ogni qual volta si recano alle urne”.
Intanto, dalla Procura di Palermo, arrivano alcune precisazioni: “Non e’ assolutamente dimostrato che dietro la rete sanitaria della dialisi della Regione siciliana ci sia l’ombra del boss latitante Matteo Messina Denaro. E’ solo un’ipotesi di lavoro, ma non c’e’ nulla di concreto che colleghi direttamente il boss. Siamo partiti da una segnalazione della Regione su cui stiamo lavorando, ma ancora non ci sono emergenze investigative particolari”. ha detto all’Adnkronos il Procuratore aggiunto di Palermo, Leonardo Agueci che ha ribadito che “fino a questo momento non c’e’ neppure un indagato in questa inchiesta”.
La sensazione è che l’ombra di Matteo Messina Denaro possa fare comodo a chi magari vorrebbe coprire i veri scandali della sanità siciliana e magari per giustificare nuovi tagli.
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