S. M. di Licodia, maxi-rissa al parco Consuetudine Partecipanti identificati per i racconti su Facebook

Sono stati denunciati per rissa e lesioni personali i cinque uomini che giovedì sera, poco dopo le 21, sono stati protagonisti di una mega rissa a Santa Maria Di Licodia. Uno scontro nel corso del quale sono stati usati, a mo’ di armi, un bastone e delle sedie. Tutto ha inizio quando tre licodiesi decidono di andare al parco della Consuetudine di via Vittorio Emanuele, nel pieno centro storico cittadino, per avere un «incontro chiarificatore» con un 50enne del posto che si trovava seduto a un tavolo a prendere un caffè. 

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della stazione locale, che hanno avviato le indagini, la rissa sarebbe esplosa nel momento in cui i tre uomini avrebbero iniziato a parlare con il 50enne. Non è ancora certo cosa avrebbe scatenato la reazione violenta dell’uomo che, alzandosi, avrebbe preso la sedia su cui era seduto e l’avrebbe usata per picchiare con forza il terzetto. Questi ultimi avrebbero reagito scagliandosi addosso all’aggressore e cominciando a colpirlo con un bastone trovato nel parco. Proprio in quel momento passava da là un conoscente dei tre uomini aggrediti che, osservando la scena, sarebbe intervenuto per portare la calma.

Le decine di persone che si trovavano dentro al parco, intanto, sono fuggite spaventate e hanno chiuso alle proprie spalle i cancelli, lasciando sul posto i litiganti. Allertate dai testimoni, sono arrivate anche diverse pattuglie dei carabinieri e nove militari dell’Arma che hanno circoscritto la zona. Al loro arrivo, però, sul posto non c’era più nessuno. Il 50enne sarebbe andato poco dopo al pronto soccorso dell’ospedale Maria santissima addolorata di Biancavilla, dove è stato giudicato guaribile in 15 giorni. Gli sono stati applicati tre punti di sutura e diagnosticate diverse escoriazioni. Ha fatto ricorso alle cure mediche anche un altro dei partecipanti alla rissa, al quale sono stati applicati 12 punti e 15 giorni di prognosi.

I carabinieri di Santa Maria di Licodia, nel frattempo, hanno avviato le indagini. E, sfruttando il social network Facebook, hanno ricostruito la dinamica dell’accaduto grazie alla pubblicazione delle testimonianze di chi, direttamente o indirettamente, avrebbe assistito al pestaggio. I militari hanno identificato gli autori dell’aggressione anche grazie alle immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona e all’ascolto di una ventina di testimoni. Si sta ancora tentando di capire che cosa possa avere scatenato una reazione simile. In base alle prime informazioni si sarebbe trattato di un dissidio di natura privata (del quale si deve ancora comprendere l’origine) tra il 50enne e uno dei componenti del gruppo.

Salvatore Caruso

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