Ryanair, da oggi Catania diventa base O’Leary: «Nuove rotte dal prossimo inverno»

L’operazione di conquista di Catania da parte di Ryanair segna oggi un’altra tappa: Fontanarossa diventa ufficialmente base della compagnia irlandese. Notizia già annunciata alla fine dello scorso anno, da oggi pienamente realtà: sulla pista saranno sempre presenti due aeromobili e dallo scalo catanese si potrà viaggiare per otto destinazioni, cinque nazionali (Roma Fiumicino, Torino, Venezia Treviso, Bologna e Milano Orio al Serio) e tre europee (Eindhoven, Marsiglia e Madrid). «Nell’inverno del 2014 lanceremo nuove rotte», annuncia Micheal O’Leary, amministratore delegato di Ryanair che stamattina ha partecipato al simbolico taglio del nastro, durante una conferenza stampa in cui erano presenti i vertici della Sac, la società che gestisce l’aeroporto, e il sindaco di Catania Enzo Bianco.

Grande risalto, dunque, alla scelta della compagnia irlandese, le cui mosse sono sempre presentate con enfasi comunicativa e pubblicitaria. Anche in questo caso, per festeggiare l’evento, scatta la promozione: fino alla mezzanotte di giovedì 30 gennaio è possibile acquistare voli a partire da 14,99 euro per viaggiare a febbraio e marzo. «E’ la prima volta che la Sicilia è raggiungibile direttamente da diversi Paesi europei, senza dover passare per Milano e Roma, questo aumenterà sicuramente l’afflusso di turisti», sottoilinea O’Leary. I numeri stimati sono gli stessi diffusi a dicembre: un milione e 200mila passeggeri trasportati nel 2014; 1.200 posti di lavoro sostenuti – previsione che si basa sulla ricerca dell’ACI secondo cui ogni milione di passeggeri in transito genera mille posti di lavoro -; 127 milioni di euro all’anno risparmiati dai passeggeri se – scrivono da Ryanair – sceglieranno le loro tariffe piuttosto che quelle di Alitalia.

«Vogliamo che mettiate radici in questa città – afferma Bianco – Per qualunque richiesta, noi siamo disponibili. Stiamo investendo sul collegamento metropolitano tra il centro e l’aeroporto e vi chiediamo di investire ancora di più sui voli a medio raggio con l’Europa».