Rosolini, resta forte la delusione dopo il pari «Ci hanno dato tre versioni per gol annullato»

«Ci prendiamo tutte le responsabilità, ma penso che sia stato esagerato dare tre giornate di squalifica». Sono queste le parole che il direttore generale del Rosolini, Salvatore Bianco, usa per commentare a MeridioNews le decisioni assunte dal giudice sportivo dopo l’ultima partita di campionato, quando la squadra siracusana ha pareggiato con il MIlazzo per 1-1, vedendosi annullato ingiustamente un gol al 95′ siglato da La Bruna. 

Alla scelta dell’arbitro sono seguite tensioni che hanno portato alle squalifiche. «Sono stati presi due nomi a caso e questi due ragazzi ne stanno pagando le conseguenze – commenta Bianco -. Noi ci faremo sentire e presenteremo ricorso, perché ci riteniamo penalizzati. Le misure hanno riguardato anche il presidente e l’allenatore». Alla fine il giudice sportivo ha dato tre giornate a testa per Brancato e Costa, una a La Bruna mentre ha disposto l’inibizione per il presidente Errante (fino al 20 marzo) e il mister Trombatore (fino al 10 marzo). Oltre a una ammenda di 800 euro per il club: «Siamo basiti per queste decisioni. Tutti hanno visto le immagini e il gol era regolarissimo. Noi ci dobbiamo salvare, vedendoci annullare un gol regolare al 95’ è anche chiaro che si possano perdere un po’ le staffe».

La rabbia di fine partita era talmente tanta che il presidente Pietro Errante ha addirittura minacciato di ritirare la squadra dal campionato in segno di protesta: «Sicuramente si è trattato di un commento a caldo, anche se un fondo di verità ci potrebbe essere. Il presidente è al timone di questo club da trent’anni e sarebbe penalizzante fare un’azione del genere». L’ammenda è arrivata per la presenza di persone non autorizzate all’interno del campo e perché l’arbitro sarebbe stato colpito con un calcio: «Io non so effettivamente quello che è successo. Sicuramente c’erano delle persone nell’atrio davanti agli spogliatoi, ma non so se l’arbitro sia stato toccato, quindi non posso giudicare». A sedare gli animi sono state anche le forze dell’ordine: «Anche io ho accompagnato l’arbitro, perché in campo c’era grande nervosismo».

Nonostante le richieste di chiarimenti, da parte della terna arbitrale. «Ci sono state date tre interpretazione diverse dell’accaduto – afferma Bianco -. Prima hanno detto che era stato annullato per un fuorigioco di rientro, poi perché un attaccante aveva fatto ostruzione e alla fine hanno parlato di un fuorigioco in area. Questo – sottolinea – per noi denota la poca lucidità». L’augurio del direttore generale del Rosolini è quello di ricevere trattamenti più giusti. Nel frattempo il tentativo che verrà fatto è quello che passa per il ricorso: «Riguarderà non solo le squalifiche dei giocatori ma anche i provvedimenti per dirigenti e anche l’ammenda. Anche perché – specifica Bianco – non siamo Juventus, Inter o Milan. Per noi anche 800 euro sono una grossa somma».

Luca Di Noto

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