Rosario, Anna Rosa e la Formazione in panne: questa sera si recita a soggetto…

L’ULTIMA TROVATA DEL GOVERNATORE DELLA SICILIA CROCETTA: PER PAGARE GLI STIPENDI DEI LAVORATORI CHIEDE ALLA DIRIGENTE GENERALE DI SILURARE IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO GESTIONE. UNA STORIA GROTTESCA CHE LASCIA IMMUTATO IL DRAMMA DEI LAVORATORI

Dal silenzio colpevole alla voce complice. Non è il titolo di un film di prossima uscita, ma lo slogan appropriato per ritagliare i contorni di un racconto davvero grottesco che sottoponiamo ai lettori.

Nella Formazione professionale in Sicilia da diciotto mesi si accumulano ritardi nell’erogazione dei pagamenti agli enti, e, quindi, al personale dipendente che si sommano a quelli ereditati dalla precedente gestione dell’allora presidente, Raffaele Lombardo. Il risultato devastante è sotto gli occhi di tutti, fatta la debita eccezione per gli struzzi, ovvero per tutti coloro che guardano facendo finta di non sapere. E sono in tanti, soprattutto nei ranghi del Governo regionale e di parte della politica rappresentata all’Ars.

La protesta è sfociata in diverse forme. Giuseppe Raddusa, dipendente dell’Aram IeFp Catania, incatenato da alcuni giorni davanti i cancelli dell’assessorato regionale alla Formazione professionale, attende, per esempio, di ricevere ventisei mensilità e l’Amministrazione regionale che ne ha ricevuto l’incartamento, da quattro mesi non eroga il finanziamento all’ente catanese. Poi c’è stata la protesta eclatante di alcuni lavoratori che hanno minacciato per due giorni di gettarsi dal cavalcavia del viadotto di viale Regione siciliana, posto di fronte la sede dell’assessorato. Il tema è sempre quello: il pagamento delle retribuzioni.

Più volte abbiamo scritto dalle colonne di questo giornale online che la ‘cacciata’ di un centinaio di dipendenti regionali, compresi dirigenti, funzionari direttivi ed istruttori, del marzo 2013, architettata dal Governo del presidente Rosario Crocetta, avrebbe portato al collasso dell’attività degli uffici. Un’operazione di depotenziamento del dipartimento regionale Formazione professionale giustificata dal dirigente al ramo, Anna Rosa Corsello, in quanto si trattava di personale in esubero. Visti i risultati avevamo ragione.

L’intento era, invece, chiaramente diverso: rallentare il più possibile l’attività degli uffici del dipartimento per strozzare enti formativi e lavoratori e trasferire le attività al Ciapi di Priolo, ente strumentale della Regione siciliana, guidato da un esponente politico. E questo è quello che è accaduto a distanza di quindici mesi dal siluramento di massa del personale dei ruoli regionali.

Ieri il presidente Crocetta, alla ‘Ponzio Pilato’, se n’è lavato le mani addossando la colpa dei ritardi al personale dirigente del dipartimento Formazione professionale. In una nota inviata alla ‘mitica’ dottoressa Anna Rosa Corsello, il governatore siciliano prende le distanze dal problema, salva l’operato della dirigente generale responsabile e getta fango sulla dirigenza. Dalla nota citata si evince infatti che “nonostante i continui solleciti e i provvedimenti assunti dal dipartimento, il servizio gestione dell’assessorato alla Formazione non procede al pagamento sistematico di diversi enti causando danno alla Regione, alla sua immagine, agli enti e sopratutto al personale che non riceve stipendio da mesi”.

Aggiunge il governatore della Sicilia prendendo le distanze da se stesso: “Tale situazione è intollerabile, chiedo al direttore generale che, laddove si constatino in capo a coloro che hanno il preciso compito di provvedere all’emissione dei mandati di pagamento, inadempimenti colposi, colposi ritardi, negligenza, disinteresse o qualsivoglia atteggiamento da cui discende il ritardo sui tempi del procedimento amministrativo, che si possa provvedere con ogni strumento contrattuale e anche legale, a sanzionare l’inadempimento”. Roba da matti.

Ci chiediamo: dov’era il presidente della Regione quando, nel marzo del 2013, il personale del dipartimento è stato dimezzato? E nei mesi scorsi, quando da più parti si denunciavano i ritardi nell’emissione dei mandati di pagamento, perché il governatore si è limitato ad annunci rassicuranti circa il fatto che l’Amministrazione stava provvedendo a potenziare gli uffici, senza verificare se ciò fosse mai avvenuto?

Dimentica, il nostro governatore, che il Governo regionale si era assunto, in sede di sottoscrizione con le parti sociali dell’accordo del 6 giugno 2013, di provvedere al superamento dell’emergenza salariale, accelerando lo sblocco degli stipendi arretrati dei lavoratori della Formazione, con l’annuncio del potenziamento degli uffici competenti dei due dipartimenti, Lavoro e Formazione professionale, e le rispettive ragionerie, per consentire l’erogazione dei finanziamenti agli enti gestori ed il conseguente pagamento delle spettanze ai lavoratori?

La ‘rivoluzione’ crocettiana che avrebbe ripulito l’assessorato alla Formazione professionale dei dipendenti regionali corrotti e collusi ha portato all’indebolimento dell’azione amministrativa, oltre che ad un ulteriore e maggiore ritardo nelle procedure contabili di evasione dei mandati di pagamenti della prima annualità del citato Avviso 20 e della seconda annualità finanziata con le risorse del Piano giovani. Così come ha rallentato i pagamenti nella filiera Oif, mentre ancora sono in piedi i rendiconti finali relativi alle attività degli Sportelli multifunzionali finanziati con gli Avviso 1 e 2 del 2010.

Ieri l’ennesima uscita ad effetto del presidente Crocetta: per denunciare cosa? L’andamento della spesa e la sua velocizzazione risultano insufficienti e inadeguati non da oggi e neanche da ieri, ma da quando ha assunto la guida dell’Isola.

E’ inspiegabile come possa succedere che il presidente Crocetta, anziché chiedere conto e ragione alla dottoressa Corsello del suo operato, le suggerisca di tagliare la testa dell’architetto Michele Lacagnina, dirigente del Servizio gestione della Formazione professionale. C’era da aspettarselo, perché sull’operato della dirigente generale ‘tuttofare’ al servizio del ‘cerchio magico’ nulla da dire. Basti solamente pensare che la fiducia riposta dal governatore siciliano si è spinta fino a inondarla di incarichi e indennità.

Difatti, la dottoressa Corsello ‘spatulia’ all’Autorità di gestione del Fondo sociale europeo, al vertice dei dipartimenti Lavoro e Formazione professionale e, recentemente, è stata ‘insignita’ anche dell’incarico di commissario liquidatore di ‘Biosphera Spa’, società partecipata della Regione che si occupa di servizi pubblici, manutenzione e conservazione delle aree protette e di ‘Multiservizi Spa’, società di gestione dei servizi socio-sanitari, di portierato, pulizia e sanitificazione e parcheggi. Dove trova, la dottoressa Anna Rosa, il tempo per assecondare tutti questi impegni in maniera efficace ed efficiente? Sarà che, come qualcuno asserisce, siamo di fronte a ‘Wonder Woman’?

‘Urbi et Orbi’, il presidente Crocetta fa sapere che non esclude rimozioni o licenziamenti dei responsabili dei ritardi. Allora che cominci pure da se stesso e dalla dottoressa Corsello! Se c’è un responsabile del cattivo funzionamento della ‘macchina’ amministrativa al dipartimento Formazione professionale, bene, questo è la dirigente generale tutto-fare, e cioè la Corsello.

Chi è posto al governo dei processi e della gestione del personale ne risponde alla politica. Scaricare sulle posizioni apicali inferiori è gioco da bambini: gioco troppo facile. Le parole del governatore della Sicilia appaiono come l’ennesimo schiaffo ai lavoratori del settore che in queste ore scioperano davanti i cancelli dell’assessorato per chiedere le spettanze ed il lavoro. Che la dottoressa Corsello sia intoccabile, lo avevamo capito, ma che arrivi a comandare più di un governatore questa è davvero nuova.

Non sono queste le parole che il popolo della Formazione professionale si aspetta dal Presidente della Regione, il presidente di tutti e non di pochi.

Ancora una volta il governatore Crocetta ha perduto una grande occasione per dare una sterzata seria e risolutiva alle criticità del settore.

Giuseppe Messina

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