Riposto-Isole Eolie, salta il nuovo collegamento Inaugurato a luglio, cancellato a metà di agosto

«Il catamarano ha avuto un guasto meccanico che non è stato possibile risolvere nel tempo di una stagione». È la spiegazione che una dipendente di Visit Sicily tours, il tour operator che organizzava i viaggi dal porto di Riposto alle isole Eolie, dà ai cittadini che volessero provare a prenotare un trasferimento dalla costa ionica all’arcipelago siciliano più vicino. Un servizio partito gli ultimi giorni di luglio e sospeso nei giorni di ferragosto. Nonostante fosse il sogno di molti aspiranti vacanzieri, se si considera che il modo più rapido per arrivare dal Catanese alle Eolie era, e adesso è ancora, viaggiare fino a Milazzo (in provincia di Messina) e da lì partire in aliscafo, traghetto o catamarano. Un viaggio nel viaggio, che rischiava di trasformarsi in quello della speranza nel caso in cui fosse necessario fare i conti anche con gli orari dei treni. «Il servizio doveva finire a settembre ed è finito prima», conferma il sindaco di Riposto, Enzo Caragliano.

L’annuncio del primo viaggio da Riposto a Lipari era stato salutato con grande interesse. Una conferenza stampa d’inaugurazione e l’annuncio dell’integrazione dei servizi portuali con quelli a terra: fino alla banchina sarebbe arrivato un bus turistico che avrebbe portato i visitatori sull’Etna, a Taormina o alle Gole dell’Alcantara. Un’idea promossa dall’amministrazione comunale di Riposto e dal Gal, gruppo di azione locale, un ente a partecipazione mista tra pubblico e privato che ha come principale obiettivo quello di investire finanziamenti europei per lo sviluppo del territorio. E di sviluppo un collegamento tra Riposto e le isole Eolie ne avrebbe portato. Lipari e Vulcano sarebbero state raggiunte un giorno, Panarea e Stromboli il giorno successivo, in un alternarsi di «escursioni» quotidiane. «Dopo ferragosto ho chiesto per quale motivo non partissero più le imbarcazioni e mi hanno risposto che c’era stato un guasto tecnico che non poteva essere risolto in tempo», continua il primo cittadino ripostese.

Il catamarano avrebbe dovuto impiegare due ore per arrivare a destinazione, partendo tutti i giorni in mattinata e portando con sé un carico massimo di 300 passeggeri, con una velocità che poteva arrivare fino a 38 nodi. «Una novità storica», l’aveva definita all’epoca l’assessore ripostese al Mare Antonio Di Giovanni. «Per noi sarà una rivoluzione», aveva aggiunto. La svolta, però, è durata poco e anche i prezzi concorrenziali – circa 80 euro per l’andata e il ritorno degli adulti – non sono bastati a evitare che il progetto naufragasse. «Io le volte che ci sono andato ho visto tante persone, almeno un centinaio – prosegue Caragliano – Ma ci sono stati tanti problemi: prima qualche incomprensione rispetto all’approdo a Lipari, poi questo guasto ai finger… E nel frattempo si era arrivati a metà mese: sono imbarcazioni, il tempo è quello che comanda. Già se fa mare mosso non si può partire».

«Certo, che il progetto non sia andato avanti è una cosa che dispiace», continua il sindaco. Anche perché erano stati gli stessi privati a fare degli investimenti. «Avevano preso in affitto uno spazio per la biglietteria e assunto del personale – prosegue Caragliano – Non si può certo dire che non si fossero impegnati». Però sono riusciti a lavorare solo per «sette od otto giornate, ma potrei sbagliare. Si partiva due volte a settimana». «Ormai la rotta è stata definita e si sta lavorando per superare tutte queste problematiche – conclude Enzo Caragliano – Magari l’anno prossimo». «C’è stato un grande impegno da parte dell’azienda sul territorio e da parte delle istituzioni», dice Marco Grillo, il responsabile per la Sicilia orientale di Visit Sicily tours. «Stiamo lavorando per l’anno prossimo – precisa – Magari cominceremo le partenze già all’inizio della stagione balneare e non a stagione inoltrata. Non è un progetto che vogliamo lasciare perdere, ma dobbiamo sistemare tutto».

Luisa Santangelo

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