Rinviati a giudizio i colossi del rating. Adusbef: “Il Governo rescinda i contratti con Ficht”

DURO COLPO A STANDARD & POOR’S E FICHT. AGENZIE CONTROLLATE DAI PIU’ GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO CHE CONDIZIONANO, CON I LORO GIUDIZI  SULL’AFFIDABILITA’ FINANZIARIA, LE ECONOMIE DI INTERI STATI

Davide contro Golia.  La piccola Procura di Trani sferra un colpo micidiale ai colossi del rating Standard & Poor’s e Fitch.

Sono stati rinviati a giudizio, infatti,  sei tra manager ed analisti  accusati di manipolazione del mercato per i report emessi tra il 2011-2012 sull’affidabilità del sistema creditizio che hanno portato al declassamento dell’Italia. Saranno i giudici, quindi a dire se i due colossi del rating, con i loro report, hanno provocato – così come sostiene la Procura – “una destabilizzazione dell’ immagine, del prestigio e degli affidamenti creditizi dell’ Italia sui mercati finanziari nazionali ed internazionali”, un deprezzamento dei titoli di Stato e un indebolimento dell’euro”.

Il processo prenderà il via nel Febbraio del prossimo anno. Ma già riuscire a portare sul banco degli imputati questi signori è sicuramente una vittoria.

Soddisfatto per i rinvii a giudizio il pm Michele Ruggiero che però lancia una stoccata  alla Consob. “Sono francamente sorpreso per l’assenza, finora, in questo delicato processo, della Consob. La sua presenza – dice – avrebbe dato un segnale importante ai mercati finanziari”. .

Dura invece la reazione di S&P: “Crediamo fermamente che queste accuse siano completamente infondate e non supportate da alcuna prova” e “siamo fortemente convinti” che al termine del processo “saremo pienamente assolti da ogni accusa”.

L’ inchiesta ha preso spunto da una serie di esposti dell’Adusbef, ch esulta dinnanzi alla notizia: “La richiesta di rinvio a giudizio per i dirigenti di Standard & Poor’s e Fitch, da parte del pm Michele Ruggiero e del Gup Angela Schiralli della Procura di Trani, e’ una “tappa storica sul potere smisurato delle agenzie di rating con banche d’affari e banchieri centrali padroni dell’universo” e “rappresenta un monito all’Unione Europea paralizzata e ricattata dalle lobby bancarie e finanziarie”.

Lo afferma in una nota il presidente dell’associazione di tutela dei consumatori, Elio Lannutti, che chiede “l’immediata risoluzione del contratto che lega Fitch al ministero dell’Economia per la fornitura di rating in relazione alle emissioni di titoli di debito della Repubblica italiana, appena rinnovato, e la destituzione dei dirigenti del Tesoro, che hanno evidentemente abusato del loro ruolo continuando i rapporti con l’Agenzia, nonostante fosse sospettata di aver alterato il prezzo degli strumenti finanziari”.

Una botta anche a “Bankitalia  che partecipa all’udienza come persona offesa, ma che per ora ha deciso di non costituirsi parte civile, ha perso l’ennesima occasione per rimarcare l’autorevolezza perduta e la sua equidistanza da cricche finanziarie mondiali”.

Le agenzie di rating, che danno le pagelle a regioni e Stati sulla affidabilità finanziaria,  sono nell’occhio del ciclone da almeno sette anni.  Lo scandalo, come si ricorderà, scoppia in seguito al bubbone dei derivati del 2007. In Europa comincia a serpeggiare il sospetto, più che fondato, che con le loro valutazioni arbitrarie, le più grandi agenzie di rating siano state in parte responsabili della grande crisi che ha investito il mercato globale. Hanno cioè fatto gioco di sponda con la parte più spregiudicata dell’oligopolio finanziario internazionale. Sono state alleate preziose dei speculatori grazie a giudizi rilasciati ‘ad orologeria’ che hanno danneggiato interi Paesi.

Basterebbe poi guardare agli azionisti che le possiedono, per lo più fondi di investimento,  per capire che di certo non sono soggetti imparziali: chi le controlla ( i grandi fondi Berkshire Hathaway nel caso di Moodys, State Street, BlackRock, Vanguard, Invesco, Morgan Stanley Investment per le altre) prospera comprando e vendendo titoli il cui valore cambia grazie alle valutazioni delle agenzie di rating cui è proprietario.

Abbiamo approfondito il tema relativo agli azionisti delle maggiori agenzie, al loro funzionamento e ai danni che hanno fatto in giro per il mondo (compreso il caso del Monte dei Paschi di Siena) in questo articolo: IL GRANDE IMBROGLIO DELLE AGENZIE DI RATING.

Antonella Sferrazza

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