All’interno della rubrica Lo dico a La Sicilia del 6 febbraio 2008 ebbi l’occasione di suggerire un rimedio tampone all’attuale legge elettorale (nota come porcellum). Tale rimedio invitava i nostri partiti politici ad indire delle primarie per dare la possibilità ai cittadini di stabilire i nomi da inserire all’interno delle rispettive liste. Questo avrebbe, pur nel vigore della legge, dato la possibilità ai cittadini di partecipare attivamente alla scelta dei candidati alle elezioni nazionali, ovviando alle criticità determinate dalla lista bloccata che premia i candidati collocati ai primi posti della lista.
A distanza di anni e a maggior ragione oggi (all’indomani della pronuncia della Corte Costituzionale che ha dichiarato inammissibili entrambi i quesiti referendari riguardanti l’attuale legge elettorale) non posso che rinnovare questo invito. Per cui, qualora non dovessero esserci spazi per una nuova legge elettorale (la quale è per la verità assolutamente doverosa ed auspicabile), sarà opportuno che tutti i partiti facciano affidamento, in occasione delle prossime elezioni legislative, a questa forma di competizione interna in grado di ridare agli elettori un minimo di dignità.
Mirko Viola, Catania
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