Rifiuti, ripartono i cantieri per superare emergenza Ira di Musumeci: «Mai stato finanziato da Montante»

La causa principale dell’emergenza rifiuti in Sicilia? «È nella scarsa, in alcuni casi omessa, raccolta differenziata da parte dei 390 Comuni e delle 18 società per la regolamentazione dei rifiuti». Non ha dubbi il governatore Nello Musumeci, intervenuto questo pomeriggio in Assemblea regionale Siciliana per presentare all’aula una relazione sullo stato dell’arte dell’emergenza rifiuti nell’Isola. Una situazione che resta emergenziale per «l’eccessivo quantitativo di rifiuti urbani che crea il sovraccarico degli impianti di biostabilizzazione» ma alla quale Musumeci guarda con moderato ottimismo

«Corre l’obbligo di precisare – ha sottolineato Musumeci – che io mi sono sentito, continuo a sentirmi un Commissario straordinario dimezzato, perché in effetti i poteri speciali sono soltanto sui titoli di giornale, perché non sono stati riconosciuti al sottoscritto poteri derogatori rispetto al contesto emergenziale in atto derivante da una inefficace gestione del sistema che persiste da oltre un decennio». In ogni caso, il governatore ha illustrato alcuni interventi che potrebbero sbloccarsi a stretto giro per superare l’eterna emergenza rifiuti in Sicilia, a cominciare dalla famigerata settima vasca di Bellolampo: entro il 13 novembre la Rap, municipalizzata del Comune di Palermo che gestisce la discarica pubblica, dovrebbe presentare il progetto esecutivo per la realizzazione della nuova vasca. A quel punto «si presume – ha detto Musumeci – che la gara dei lavori possa essere avviata entro la prima decade di dicembre». Anche la gara per l’adeguamento della discarica di Castellana Sicula potrebbe partire entro la fine di dicembre, mentre la gara per il ripristino e potenziamento dell’impianto di compostaggio di Vittoria potrebbe partire già a fine ottobre. Un mese dopo, invece, a fine novembre, a prendere il via sarà la gara per la realizzazione di una nuova vasca per la discarica di rifiuti non pericolosi di Trapani.

E se da una parte si pensa al modo di superare l’emergenza rifiuti in Sicilia, dall’altra Musumeci relaziona anche rispetto al fronte dell’invio dei rifiuti all’estero: «L’ordinanza del governo centrale, e non per iniziativa del governo regionale, prevede – ha detto – il trasporto dei rifiuti in eccedenza fuori dall’Isola; trasferire i rifiuti fuori è una richiesta del governo Gentiloni che non è stata negata dall’attuale governo, quindi procediamo su questa linea: questo significa porre gli oneri sulla tariffa e sulla tassa di smaltimento e su questo non è previsto alcun potere speciale. Abbiamo però finora evitato che i cittadini e i Comuni fossero caricati di altri oneri, non c’è stato infatti alcun bisogno di trasferire fuori un solo chilogrammo di rifiuti».

La relazione sull’emergenza rifiuti in Sicilia è stata, però, anche l’occasione per Musumeci per rispondere alle accuse legate a un presunto sostegno da parte del cosiddetto sistema Montante: «A proposito di spazzatura – ha detto il governatore in Aula -, c’è la vicenda legata alle dichiarazioni dell’ex senatore Giuseppe Lumia. Ho letto ieri su un quotidiano delle indiscrezioni giornalistiche secondo cui lui avrebbe detto, in una secretata seduta della commissione regionale antimafia, che il sistema Montante avrebbe finanziato tutte e tre le campagne elettorali dei Presidenti degli ultimi anni, Lombardo, Crocetta e Musumeci. Quello stesso sistema, per capirci, che io ho denunciato in quest’Aula qualche tempo fa, nell’assordante silenzio».

«Non è mia abitudine – ha aggiunto Musumeci – intervenire sulle indiscrezioni giornalistiche, a maggior ragione quando le stesse poi vengono categoricamente smentite dal diretto interessato. Ricordo a tutti i presenti che i contributi ricevuti per la mia candidatura alla Presidenza della Regione, nel corso dell’ultima campagna elettorale, sono stati integralmente dichiarati e pubblicati nel rispetto della normativa in vigore». «Ovviamente – ha sottolineato ancora Musumeci – chiederò domani formalmente al Presidente della Commissione regionale Antimafia di potere ricevere copia della stenotipia dell’audizione dello scorso martedì, omissata si intende nelle parti che non riguardano l’indiscrezione giornalistica, poiché intendo valutare ogni possibile tutela, mia e dell’ente che ho l’onore di rappresentare. Lasciatemi auspicare – ha concluso – che in futuro tutti, dico tutti, si possa valutare con maggiore prudenza indiscrezioni che scatenano iene e sciacalli, e che spesso sono smentite dai fatti. Ma che nell’immediato producono solo risultato di gettare discredito e fango sulla vita delle persone, di tutte le persone, soprattutto di quelle perbene».

Miriam Di Peri

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