«Senta, io non capisco cosa sta succedendo. Io l’ho fatta venire con un sacco di stima e di fiducia nei suoi confronti e francamente non capisco: perché continua a difendere questa signora Balsamo?». A parlare, nella registrazione che MeridioNews è in grado di pubblicare, è il sindaco Enzo Bianco. Il suo interlocutore è l’ingegnere Salvatore Cocina, all’epoca dirigente dell’Ecologia del Comune di Catania. L’argomento di questa conversazione, che segue quella pubblicata questa mattina da Sudpress, è la posizione di Luisa Balsamo, all’epoca dei fatti – siamo a metà 2015 – funzionaria comunale e collaboratrice di Cocina. Entrambi sono stati sentiti dai magistrati durante le indagini per Garbage affair, l’inchiesta su un presunto giro di corruzione tra dirigenti e funzionari pubblici e imprenditori del settore della spazzatura. Balsamo è la responsabile dell’esecuzione del contratto di raccolta dei rifiuti, in quel momento appaltato al consorzio Ipi-Oikos, ed è lei che in quei giorni si sta occupando di preparare le penali per il mancato raggiungimento degli obiettivi della raccolta differenziata da comminare alle due aziende. Ai tempi, a gestire le ditte erano i commissari nominati dalla prefettura di Catania, giacché sia Ipi sia Oikos erano sotto interdittiva antimafia.
L’audio qui riportato è collegato a una conversazione intercorsa tra Cocina e la segretaria generale del Comune Antonella Liotta. In quella telefonata – online oggi su Sudpress – Liotta chiede a Cocina (su «domanda precisa del sindaco») quale sia la posizione lavorativa della dottoressa Balsamo. Cocina replica che Balsamo si trova ancora al suo posto. «In pratica non è stata spostata come le è stato chiesto», ribadisce la dirigente di Palazzo degli elefanti. Si citano poi altre persone: Margherita Cuscunà, in pensione dall’1 ottobre 2016, e Vincenzo Caruso. La prima, secondo quanto appreso da MeridioNews, arriva alla direzione Ecologia dalla direzione Attività produttive, pare su richiesta diretta dell’assessore Rosario D’Agata, e le viene attribuito il ruolo di responsabile dell’autoparco. Vincenzo Caruso, invece, si trovava già negli uffici di via Pulvirenti: il suo ruolo, fino a quel momento, era stato di responsabile del personale dell’intera direzione Ecologia. Si occupava, cioè, della gestione di chi lavorava all’interno di quegli uffici. Con un ordine di servizio, passa invece a occuparsi del Verde pubblico.
Chi però Salvatore Cocina si rifiuta di spostare, nonostante le insistenze, è Luisa Balsamo, dal 1978 dipendente del Comune di Catania e, dal 2008, funzionaria amministrativa. «È una persona che non gode della mia fiducia, gliel’ho detto dal primo incontro», dice Bianco, arrabbiato. Cocina prova a ribattere, ma il sindaco incalza: «Non può stare lì. Ne va anche della sua… Della sua personale posizione». Un crescendo di nervosismo che si conclude con una sfuriata: «O cambia immediatamente atteggiamento o se ne va alla Regione», sbotta Bianco, prima di riattaccare il telefono senza permettere a Cocina di replicare. Quale sia il motivo per cui Balsamo non goda della fiducia del primo cittadino non è chiaro: nonostante le ricerche effettuate da questa testata, non ci sarebbero provvedimenti disciplinari alla base del trasloco – poi avvenuto – di Luisa Balsamo dall’Ecologia alla Ragioneria generale. C’è, soltanto, un ordine di servizio datato 25 luglio 2015. Il 22 luglio di quel mese, cioè tre giorni prima, erano state sospese le penali per Ipi-Oikos irrogate alla gestione dei commissari prefettizi.
Come da questa vecchia storia si arrivi ai fatti dell’inchiesta di questi giorni si può ricostruire dagli atti pubblicati negli anni dal Comune di Catania. Pochi giorni dopo il trasferimento di Balsamo, a prendere il suo posto come responsabile dell’esecuzione del contratto è il geometra Attilio Pagano. Il quale ha, dalla sua, un inquadramento contrattuale inferiore rispetto a quello di Balsamo ma una «conoscenza degli atti» dell’appalto che gli permette di essere subito operativo sulla gestione della raccolta della spazzatura. A firmare quella determina, il 7 agosto 2015, è ancora il direttore Salvatore Cocina. Il quale rimarrà in carica fino a novembre di quell’anno, ormai in aperto contrasto con il primo cittadino. Bisogna attendere solo pochi mesi perché entri in gioco Orazio Fazio, arrestato nell’operazione Garbage affair della procura di Catania. Il 18 febbraio 2016, cioè sei mesi dopo la sua nomina, il nuovo direttore dell’Ecologia Corrado Persico firma la sostituzione del responsabile dell’esecuzione dell’appalto dei rifiuti, motivandola con la non meglio precisata «assenza» di Pagano. Al posto del quale viene messo colui che si autodefiniva il «fiduciario» del primo cittadino: l’arrestato Fazio, appunto.
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