I forestali saranno impiegati nelle discariche siciliane. La giunta regionale la scorsa settimana ha approvato una delibera, su proposta dell’assessore all’Energia Alberto Pierobon, in cui si chiede di utilizzare parte degli operai della forestale per affiancare i funzionari dell’Arpa Sicilia nell’attività di controllo fino ad ora delegata alla sola agenzia regionale che si occupa di ambiente.
La proposta è stata avanzata dall’assessore veneto lo scorso luglio, ma adottata dall’esecutivo soltanto il 3 ottobre. In soldoni, Pierobon chiede (e ottiene) che il monitoraggio dell’Arpa sia affiancato da nuove risorse umane. E se alla Regione si fanno i conti col blocco del turn over e con l’assenza di nuovi concorsi, ecco che le «nuove risorse» si chiedono in prestito al corpo forestale.
«Nell’ambito del settore del trattamento dei rifiuti – si legge nella nota di Pierobon -, nonché nel controllo degli impianti di depurazione urbana, l’attività di controllo è demandata per legge all’Arpa». Una attività che, precisa Pierobon, si declina in termini di controllo del corretto trattamento dei rifiuti «negli impianti attivi e operanti con regolare autorizzazione regionale», ma anche in termini di verifica dei depuratori «finalizzata al controllo del refluo depurato che sia conforme a quanto previsto nell’autorizzazione allo scarico». Senza troppi giri di parole, il primo inquilino dell’assessorato di viale Campania ammette che l’obiettivo è quello di «incrementare i suddetti controlli nei suddetti impianti» e che per questa ragione servono appunto nuovi controllori.
Una richiesta che non si fatica a collegare alla vicenda paradossale della discarica palermitana di Bellolampo, con i tecnici dell’Arpa a denunciare che i rifiuti non fossero stati adeguatamente trattati, mentre dalla Rap, la municipalizzata del comune di Palermo che gestisce la raccolta dei rifiuti, si assicurava che il passaggio dal Tmb ci fosse stato.
In quei giorni era indispensabile fronteggiare l’emergenza, passata la quale la Regione punta dunque a intensificare i controlli. Che, almeno per il momento, dovranno passare dall’utilizzo dei forestali al fianco dell’attività dell’Arpa.
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