Rifiuti ad Agrigento, al via i licenziamenti: la denuncia della Cgil

ALFONSO BUSCEMI: “L’EX ASSESSORE MARINO STAVA PROVANDO A STABILIZZARE IL SISTEMA. MA E’ STATO FERMATO”. PER FARE CHE COSA? TUTTI ASPETTIAMO IL NUOVO ASSESSORE CALLERI NELLA PROVINCIA DI CATANZARO E ANGELINO ALFANO

Ad Agrigento, nella provincia di Giuseppe Catanzaro, vice presidente di Confindustria Sicilia, titolare della discarica di Siculiana – una delle più grandi della Sicilia – arriva la pesante denuncia della Cgil sul fallimento della gestione del settore da parte della Regione.

A parlare è Alfonso Buscemi, segretario della Cgil Funzione pubblica di Agrigento. “L’ex assessore regionale, Nicolò Marino – dice Buscemi – stata cercando di stabilizzare il sistema. Ma forse questo non andava bene e, quindi, si è cambiato”.

Il sindacalista riapre una ‘ferita’ ancora aperta: il ‘siluramento’ di Marino, l’ex assessore che aveva più volte polemizzato con il gruppo Catanzaro. Uno scontro che, con molta probabilità, gli è costato l’allontanamento dalla Giunta regionale. E la sua sostituzione con un personaggio ancora tutto da decifrare: Salvatore Calleri.    

Dice oggi Buscemi: “Era il 2009 quando l’Assemblea regionale siciliana ha decretato la morte degli Ato Rifiuti così come li abbiamo conosciuti con tutto il loro carico di sprechi ed inefficienze, votando la legge che avrebbe dovuto regolamentare il servizio secondo un modello di efficienza ed economicità improntato sulla raccolta differenziata. A distanza di cinque anni e diverse leggi – aggiunge il segretario della Cgil Funzione pubblica agrigentina – siamo ancora in attesa di una decisione politica e la messa a regime di tale scelta. Così sono passati anni prima di vedere la nascita delle nuove Società di Regolamentazione dei Rifiuti ma, soprattutto, nessuna amministrazione ha deciso come affrontare la gestione dei rifiuti”.

“In assenza di tutto questo – denuncia Buscemi – i Sindaci continuano a fare ordinanze di pochi mesi con l’unico risultato che i lavoratori ricevono una lettera di licenziamento ogni due mesi. Al Comune di Agrigento la situazione è diventata insopportabile. Dopo il ritiro del primo bando per l’assegnazione del servizio di igiene ambientale per manifesti errori e, dopo aver ricevuto rassicurazione sul mantenimento dei livelli occupazionali, ci ritroviamo ancora una volta un bando che vede il licenziamento di 32 persone e, pertanto, questo bando va modificato immediatamente”.

Buscemi se la prende con “il gioco al massacro da parte della mala politica. I Sindaci – aggiunge – non organizzano il servizio per il futuro, alcuni di loro pensano soltanto di risparmiare sui lavoratori ed il Governo regionale che manda in giro Commissari di ogni tipo con aggravi di costi senza risultati”.

La parola passa al Governo regionale. Al nuovo assessore che dice di voler combattere la mafia. In una provincia nella quale troppo spesso si è fatto ricorso ad affidamento diretti favorendo sempre le stesse facce.

Assisteremo a vere gare o il nuovo assessore si cimenterà con l’antimafia un po’ ‘barocca’ del presidente della Regione, Rosario Crocetta, e del senatore Giuseppe Lumia? Siamo curiosi, molto curiosi di vedere quest’assessore all’opera nella provincia di Catanzaro e del Ministro degli Interni, Angelino Alfano. 

 

Redazione

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