Richiesta di risarcimento a Berlusconi e alla società Stretto di Messina

Mentre infuria la polemica nel mondo politico siciliano tra i fautori e  i detrattori del pone sullo Stretto di Messina, l’associazione ‘Consumatori associati’ ha notificato l’atto extragiudiziale di diffida per il risarcimento alla società Stretto di Messina, ad Eurolink e anche all’ex presidente del Consiglio del ministri, Silvio Berlusconi. L’atto viene fuori dopo la pubblicazione di una lista di ditte da espropriare per la costruzione del ponte.
L’associazione, legalmente riconosciuta con decreto del presidente della Regione siciliana e del presidente della Regione Lazio, con sedi a Messina, Roma e Verona, è presieduta dall’avvocato, Ernesto Fiorillo. Che in un comunicato spiega: “Silvio Berlusconi ha più volte continuato ad affermare pubblicamente che la realizzazione del ponte sullo Stretto sarebbe avvenuta comunque, anche senza il finanziamento dello Stato, quindi ora anche lui, insieme alla società Stretto di Messina e ad Eurolink, sono per noi responsabili dei danni causati dalla pubblicazione della lista delle ditte da espropriare a Messina e in Calabria”.
Fiorillo ha notificato un atto extragiudiziale di diffida per il risarcimento alla società Stretto di Messina, ad Eurolink e a Silvio Berlusconi. La lista delle attività economiche da espropriare, secondo Consumatori associati “non doveva essere pubblicata poiché la società Ponte sullo Stretto non è ancora in possesso della dichiarazione di pubblica utilità che viene rilasciata dal Cipe solo dopo la firma dell’accordo di programma con gli Enti locali”. L’illegittima pubblicazione di tale lista, a parere dell’associazione di consumatori “ha di fatto posto un vincolo di incommerciabilità sui beni”.
“Nell’atto extragiudiziale, che è disponibile sul sito dell’associazione www.consumatoriassociati.it, – prosegue Fiorillo – viene rivolto l’invito a svolgere ogni opportuna e necessaria attività di controllo anche al Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) al sindaco del Comune di Messina, Giuseppe Buzzanca, al Presidente della Provincia di Messina, Nanni Ricevuto, a Francesco Pizzetti, Garante della Privacy, al Presidente del Consiglio Mario Monti, al sottosegretario alla Presidenza, Antonio Catricalà, a Corrado Passera, Ministro dello Sviluppo Economico, delle Infrastrutture e dei Trasporti. L’atto è stato trasmesso anche al Presidente della Repubblica affinché verifichi se siano state violate le norme della Costituzione, sopratutto quelle relative alle proprietà private, ed adotti ogni comportamento consequenziale.
Se entro quindici giorni le società Stretto di Messina ed  Eurolink non si dichiareranno disponibili al risarcimento dei danni, verranno citati in giudizio davanti al Tribunale di Messina. Forse con un dialogo preventivo, se Eurolink e la società Ponte sullo Stretto vorranno ascoltare le legittime richieste dei cittadini, si potrà evitare quanto sta succedendo nella realizzazione della Tav in Val di Susa e tutti i gravi incidenti connessi”.

 

 

Redazione

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