Riccardo Nuti (M5S) chiede chiarezza sull’utilizzazione dei fondi europei destinati ai migranti

IL CAPOGRUPPO DEL MOVIMENTO 5 STELLE ALLA CAMERA DEI DEPUTATI VUOLE SAPERE DAL MINISTERO DEGLI INTERNI COME VENGONO UTILIZZATI QUESTE IN GENTI SOMME

“Quasi 70 milioni di fondi europei non utilizzati. E destinazione delle somme tutt’altro che chiara”.

Finalmente c’è qualcuno che punta i riflettori su come, in Italia, vengono utilizzati i fondi pubblici per occuparsi dei migranti. Lo stanno facendo i parlamentari nazionali del Movimento 5 Stelle.

“Nel dopo Lampedusa – leggiamo in un comunicato stampa dei grillini – dove parecchi indici sono puntati contro l’Europa, il Movimento 5 Stelle inchioda alle sue responsabilità pure l’Italia, incapace, come dimostrano i fatti, di far fruttare i fondi che l’Europa ha destinato per la gestione dei flussi migratori”.

Non sono poche le risorse finanziarie che l’Unione europea stanzia ogni anno per affrontare il problema migranti.

“Le cifre stanziate – leggiamo sempre nel comunicato dei grillini – sarebbero di 4 miliardi per gli Stati membri, di cui circa 500 milioni per l’Italia. Il condizionale, però, è d’obbligo, visto che le cifre fornite dall’Europa non corrispondono con quelle comunicate dal ministero dell’Interno (in risposta ad una interrogazione del Movimento 5 Stelle), né con quelle riportate sul sito dello stesso Ministero”.

“Per il periodo 2007-2010 – afferma il presidente del gruppo parlamentare alla Camera, Riccardo Nuti – la cifra non utilizzata ammonta sicuramente a 22 milioni di euro. Per il periodo 2011-2013 non c’è, invece, alcuna certezza, ma, secondo una nostra stima, i fondi inutilizzati dovrebbero ammontare a 44 milioni di euro”.

Nebbia abbastanza densa anche sulla destinazione dei fondi.

“Il ministero dell’Interno – spiega Nuti – nel rispondere alla nostra interrogazione del 30 ottobre scorso, non è stato esaustivo sull’impiego dei finanziamenti e sugli enti che maggiormente avevano beneficiato di queste somme. E’ per questo che abbiamo presentato una nuova interrogazione a dicembre, che, però, fino ad oggi non ha avuto risposta”.

Per cercare di accelerare i tempi, il M5S nei prossimi giorni trasformerà l’atto parlamentare, finora congelato, in un question time in commissione con risposta immediata. Questo al fine di fare chiarezza sul balletto di cifre fornite dall’Europa e dal Ministero e, soprattutto, sulla destinazione dei fondi.

“Vogliamo conoscere – afferma Nuti – chi sono i soggetti privati che hanno maggiormente usufruito di questi finanziamenti europei e come li hanno usati, visto che la stampa dell’epoca riportava notizie di sprechi e cattivo utilizzo delle somme”.

Ricordiamo che, nel nostro Paese, molti centri per immigrati non sono gestiti da soggetti pubblici, ma da privati. Il dubbio, tutt’altro che campato in aria, è che attorno al soccorso ai migranti sia nato un grande affare.

Di più. La notizia che ci siano fondi europei, destinati ai migranti, non spesi dovrebbe interessare, e molto, la Sicilia, dal momento che i Comuni della nostra Isola sono stati chiamati a gestire, con proprie risorse finanziarie, i centri per il ricovero dei migranti di minore età.

I Comuni siciliani, oggi in gravi condizioni finanziarie, potrebbero intercettare queste risorse finanziarie europee. Ricordiamo che il costo giornaliero di un minore è di circa 74 euro: 20 a carico dello Stato (a rimborso) e 54 a carico, a quanto pare, dei Comuni siciliani.

Sarebbe veramente una follia, se per fatti legati a disorganizzazione, i Comuni siciliani non dovessero riuscire a intercettare queste somme.

Redazione

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