«Il criterio che è stato adottato è quello dell’asporto del precedente asfalto e di sostituzione con il nuovo manto stradale. Gli spessori adottati sono uguali». A intervenire sulla vicenda della scomparsa del marciapiedi di un tratto di via Etnea, nei pressi di piazza Borgo – segnalata dalla pagina Facebook Lungomare liberato – è l’assessore ai Lavori pubblici Luigi Bosco. Che ha ricevuto una segnalazione analoga per un porzione di viale Libertà, all’altezza del civico 130. Per Bosco il processo di rinnovo dell’asfalto è stato eseguito secondo norma. «Ho effettuato un sopralluogo insieme al direttore dei lavori Giovanni Origlio e ho appurato, grazie a una precedente immagine, che non ci sono state variazioni di quota», spiega l’assessore competente. «Temiamo che con le prossime piogge l’acqua entri fin dentro il negozio. L’asfalto vecchio l’hanno grattato ma, secondo me, poco», dice il titolare di un’edicola di via Etnea. «Fortunatamente tra il marciapiede e il locale abbiamo un gradino a proteggerci», racconta a MeridioNews il commerciante.
I lavori di rinnovo del manto stradale di via Etnea sono durati circa due giorni, da lunedì scorso all’indomani. E hanno riguardato la strada dal civico 321 fino a oltre piazza Cavour. «Gli operai hanno iniziato a lavorare di mattina presto. Erano più o meno le 7 e moltissimi residenti si sono lamentati per via dei rumori», spiega la barista del chiosco posto nello slargo. «Nessuno era stato avvertito dell’avvio dell’opera, tant’è che proprio sulla piazza c’erano delle auto parcheggiate e gli operai non hanno potuto asfaltare quella parte», continua. Mentre indica la differenza tra il vecchio bitume e quello nuovo e lucido.
L’intervento, realizzato in questi giorni dall’amministrazione comunale in diversi punti della città, in via Etnea ha portato alla scomparsa di un tratto di strisce pedonali e di una linea bianca di spartitraffico. Dei quali si attende il ripristino. «Fino alla settimana scorsa c’erano. Adesso attraversare la strada da un lato all’altro è diventato pericoloso», dice una passante. Che conclude mostrando come anche dentro un’aiuola della zona sia andato a finire un pezzo di bitume. Un materiale, forse prima sconosciuto ai catanesi, che in poco tempo se lo sono ritrovato un po’ ovunque. Dal sagrato della Cattedrale di piazza Duomo al giardino Bellini.
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