Riapre Villa Zito, in mostra 3mila opere Per l’inaugurazione atteso Mattarella

Villa Zito riapre le porte alla città di Palermo e si trasforma in una grande pinacoteca. Tornano così fruibili tremila opere, tra le quali dipinti realizzati dai primi del Seicento al Novecento. Alcune di queste non sono mai state esposte al pubblico, come le “Cucine economiche” di Natale Attanasio e le “Rovine di Solunto” di Pietro Volpes, un’opera di cui si erano perse le tracce, perché catalogata con un nome errato. E ancora le opere dei grandi maestri del ‘600 come Luca Giordano, Mattia Preti, Bernardo Strozzi, Salvator Rosa e poi del ‘900 come Fausto Pirandello, Mario Schifano e Renato Guttuso.

«Con la riapertura di questa bellissima villa si riapre una stagione di cultura e arte a Palermo – ha spiegato il presidente della Fondazione Sicilia, Giovanni Puglisi, incontrando la stampa – e credo che la sua fruizione sia qualcosa di più rispetto all’apertura di Palazzo Branciforte. Quello aveva la caratteristica della novità, era noto come sede bancaria, con qualche eco nell’immaginario collettivo palermitano, ma non faceva parte di un vissuto radicato. Villa Zito, invece, è stata sempre radicata della città». L’inaugurazione è prevista sabato 20 giugno e sarà presente, come ospite d’eccezione, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Nella storica dimora saranno fruibili al pubblico le opere più rappresentative della collezione pittorica della Fondazione Sicilia, oltre agli esemplari di maggiore rilievo della raccolta di opere grafiche, una mole di reperti che per Puglisi consentirebbero di realizzare «due Uffizi in tutti le parti del mondo». Si tratta di dipinti realizzati dai primi del Seicento fino al Novecento, alcuni dei quali creati dai grandi maestri della storia dell’arte italiana. I lavori di ristrutturazione sono costati 5 milioni di euro ricorrendo a risorse della Fondazione Sicilia.

In totale sono oltre 1.600 le opere pittoriche presenti all’interno della struttura, anche se quelle esposte sono solo 310, 1.194 le opere grafiche, 127 le sculture e diverse maioliche. La villa ha una superficie di 3112 metri quadri, mentre le superfici delle sale espositive sono pari a 800 metri quadri. Le due sale conferenze sono state completamente ristrutturate ed è stata concepita anche la nuova sala multimediale. Il giardino si estende per 3600 metri quadri e l’intenzione è di renderlo fruibile al più presto.

«Doniamo a Palermo e all’Italia intera – ha concluso Puglisi – un altro luogo dedicato all’arte e alla cultura. Con la riapertura di questo edificio completiamo il circuito degli spazi espositivi della Fondazione, un circuito che si è aperto con il restauro di Palazzo Branciforte, firmato da Gae Aulenti, e che oggi, a distanza di tre anni, si completa con quello di Villa Zito».

Antonio Mercurio

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