L’ex deputato ed ex presidente dell’Assemblea regionale siciliana Francesco Cascio è stato risarcito con 30 mila euro per avere trascorso ingiustamente 14 giorni agli arresti domiciliari, nell’ambito di un’inchiesta – poi archiviata – della Procura di Trapani che, nel 2019, lo aveva visto indagato per favoreggiamento personale nei confronti dell’ex parlamentare trapanese Giovanni Lo Sciuto.
Il provvedimento è della prima sezione della Corte d’appello di Palermo, presieduta da Mario Conte, che ha accolto l’istanza di riparazione per ingiusta detenzione presentata dagli avvocati Enrico Sanseverino e Roberto Mangano. Nell’indagine, denominata Artemisia, gli era stato attribuito un ruolo di agevolazione nei confronti di Lo Sciuto, ritenuto al centro di affari e interessi illeciti relativi a una loggia massonica: in particolare, Cascio avrebbe informato il collega ex deputato di indagini e intercettazioni a suo carico.
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