Ogni tanto una buona notizia: i 262 lavoratori del call center Accenture di Palermo non saranno più licenziati. Anzi, la procedura di licenziamento, avviata il 31 ottobre scorso, è stata revocata.
La decisione nel corso di un incontro al ministero del Lavoro, a Roma cui hanno partecipato i sindacati, l’azienda, British Telecom (monocommittente fino a qualche settimana fa di Accenture), il Comune di Palermo, la Regione siciliana e il sottosegretario Teresa Bellanova.
Per la Cisl, dunque, «si chiude una parentesi, ora vanno chiuse le altre ancora aperte in Sicilia, nel settore». Il riferimento è, tra l’altro, ai 130 in cassa integrazione a zero ore di 4U Servizi e ad Almaviva dove, su quattromila dipendenti, sono già stati dichiarati, in tutta la Sicilia, 2.328 esuberi.
Tornando ad Accenture il protocollo sottoscritto registra la disponibilità di BT ad acquisire, tramite la controllata al 100% Atlanet, il ramo d’azienda con i 262 lavoratori, che in cambio dell’occupazione accettano un contratto di solidarietà con riduzione oraria del 25% e contrazione effettiva delle retribuzioni, di non oltre il 10%.
Il Comune di Palermo si impegna a «verificare la disponibilità di immobili funzionali alle attività e il loro ‘adeguamento infrastrutturale e tecnologico. La Regione siciliana, dal canto suo, ad accertare «la possibilità che risorse comunitarie nell’ambito della programmazione 2014-2020, siano destinate a corsi di formazione e riqualificazione».
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