Renzi illustra ai medici come cambia la sanità Mail a iscritti all’Ordine. «Un fatto gravissimo»

I mal di pancia ci sono e a lamentarsi sono in tanti. Il premier in visita in Sicilia per il nuovo mini tour elettorale, questo pomeriggio alle 17 nelle sale dello Sheraton di Acicastello incontrerà l’ordine dei medici di Catania per parlare dei problemi della sanità siciliana.

Nella mail inviata agli oltre 10mila iscritti, il presidente Massimo Buscema parla di «momento storico per il nostro ordine». «La sanità siciliana – si legge – ha bisogno di risposte in tempi brevi su livelli di assistenza, rete ospedaliera, stabilizzazioni e nuove assunzioni di personale medico e infermieristico». Secondo il presidente dell’ordine, l’incontro con Renzi «sarà importantissimo perché – spiega – la sanità catanese, e siciliana in generale, vive un momento delicatissimo: da una parte siamo in attesa degli esiti referendari per sapere se torneremo a essere una nazione indivisa eliminando le inique disparità di assistenza riservate ai cittadini nelle diverse Regioni compresa la nostra, ma dall’altra vogliamo saperne di più del futuro della nostra sanità regionale a partire dal riordino della rete ospedaliera regionale, delle graduatorie in scadenza il 31 dicembre, delle stabilizzazioni dei medici precari e delle nuove assunzioni per colmare le enormi carenze delle piante organiche del sistema sanitario regionale». Insomma, un incontro istituzionale col premier per discutere le criticità del settore.

Ma secondo Buscema, «è anche necessario che i medici siciliani siano correttamente informati su quello che prevede il quesito referendario su cui saremo tutti tenuti ad esprimerci il prossimo 4 dicembre come ad esempio l’articolo 117 riformato che riporta alla competenza esclusiva dello Stato, tra le altre cose, le disposizioni generali e comuni per la tutela della salute, per le politiche sociali e per la sicurezza alimentare».

«La mia volontà di volere incontrare il presidente del Consiglio – sottolinea ancora Buscema -, insieme a quella di tutti i presidenti di ordine dei medici delle altre Province siciliane, deriva soprattutto dalla necessità che dalle urne esca una sanità rafforzata sul piano delle garanzie di equità e uniformità dei livelli essenziali di assistenza».

In molti però sembrano avere storto il naso nel ricevere la mail sulla propria casella di posta elettronica. Come Edoardo Cicero, giovane specializzando in neurologia, secondo il quale l’incontro sarebbe «al di là del contenuto, quantomeno poco opportuno».

Secondo il segretario regionale della Cgil Medici, Renato Costa, «si tratta di un fatto gravissimo. Al di là delle proprie posizioni, che un istituto come l’ordine dei medici si presti a una iniziativa di questo genere è una cosa che stride con la stessa natura dell’ordinamento professionale. Questo fatto rafforza in me, ma in generale nella Cgil Medici – prosegue – l’idea che sia necessario andare verso il superamento del concetto stesso di ordine professionale. È proprio una cosa che non si fa, lo avrei detto negli stessi termini se si fosse trattato si un incontro sugli effetti del no al referendum».

Per il vicepresidente regionale della Cimo Angelo Collodoro, invece, non ci sarebbe affatto «da stupirsi, purtroppo non sarebbe nemmeno la prima volta, anche se altre volte non si era scomodato direttamente il premier, ma gli uomini a lui vicini. In ogni caso, se Renzi verrà a fare campagna elettorale ci interessa poco. Se verrà a portare notizie concrete sulla sanità, ci interessa molto: sul fronte delle assunzioni dei medici il governo nazionale sta facendo poco. Certo, se poi dovesse parlare di sanità in Sicilia, non so cosa potrebbe dire visto che l’assessore Gucciardi è roba sua».

A difendere la bontà dell’iniziativa è invece l’autore della missiva, Massimo Buscema, per il quale si tratterebbe di un incontro istituzionale. «Altrimenti non ci saremmo prestati. Si parlerà di cosa pensa di fare il governo sulla sanità siciliana. Poi ovviamente una finestra sarà aperta, alla luce di quello che potrebbe accadere se la riforma venisse approvata, ma di certo non ci saranno a sventolare le bandiere per il . Ai sindacati l’iniziativa non è piaciuta? Forse – conclude Buscema – non sono contenti perché non hanno ricevuto l’invito».

Nel pomeriggio, a commentare l’invio delle mail è stata la delegazione all’Ars del Movimento 5 stelle. «La bistrattatissima sanità siciliana, sulle cui condizioni il Pd ha certamente grandissime responsabilità, non può e non deve diventare il grimaldello per entrare a gamba tesa su importanti questioni come il referendum costituzionale – si legge in una nota -. Ci auguriamo che i medici siciliani concordino sulla gravità del fatto e richiamino il proprio rappresentante a tenere l’atteggiamento equidistante e super partes che il suo ruolo richiede»

Miriam Di Peri

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