Dopo un mese e mezzo di attesa, il Catania torna in campo per l’esordio in campionato contro la capolista Rende, ottenendo una vittoria di fondamentale importanza. Il gioco non è scintillante e la condizione fisica, ovviamente, da rivedere: la squadra però si impone giocando da grande, riuscendo a incassare i colpi dei calabresi per poi colpire nel finale. Aya merita la palma di migliore in campo, ergendosi come invalicabile baluardo difensivo.
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Ramzi Aya: il difensore italo-tunisino conferma gli elevati standard della scorsa stagione, mostrandosi come uno dei più in forma, nonostante la prolungata inattività. E’ provvidenziale nel corso del secondo tempo, sventando sulla linea le conclusioni di Vivacqua e Gigliotti. Da sicurezza a tutto il reparto.
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Khaifa Manneh: il gambiano ha uno splendido approccio alla partita e, nei primi 10 minuti, fa ammattire la difesa avversaria. Prima impegna Savelloni, poi lo batte grazie alla bella assistenza di Curiale. Costringe anche all’ammonizione Viteritti: cala gradualmente, in corrispondenza delle grandi difficoltà accusate dal centrocampo rossazzurro. La sua prestazione resta positiva.
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Tommaso Silvestri: il centrale difensivo è autore di una buona prova. Cerca di mettere pezze agli svarioni di Scaglia nel primo tempo, mentre il suo lavoro diventa più facile nella ripresa, quando il Rende cala. E’ suo, nel finale, il gol decisivo: l’imperioso stacco di testa del difensore rossazzurro non lascia scampo a Savelloni.
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Luigi Scaglia: è uno degli ultimi arrivati e, per questo, la sua condizione non può essere delle migliori. Le sue difficoltà, però, sembrano anche di natura tattica: soffre maledettamente Gigliotti che, da destra, è sempre libero di far male alla retroguardia rossazzurra. Impreciso anche in fase di appoggio, quasi mai propositivo, viene sostituito a inizio ripresa da Sottil.
Flop
Marco Biagianti: il capitano del Catania ci mette come sempre grinta e dedizione ma, a livello fisico, patisce tantissimo la mobilità di Awa. Quasi sempre in ritardo sul pallone, non ha mai la giusta idea: quando Bucolo lo rimpiazza, il centrocampo ritrova le giuste misure.
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Francesco Lodi: può sembrare una provocazione, ma anche la mente del Catania oggi è stato autore di una prova sottotono. Non può bastare il bell’assist su angolo servito a Silvestri per riabilitare la sua prova. Come trequartista difetta di dinamismo e gli avversari gli prendono presto le misure. In queste condizioni le sue qualità tecniche non possono spiccare.
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