Comera prevedibile, la Regione siciliana non avrà il proprio bilancio 2012 entro il 31 marzo. A deciderlo non è lAssemblea regionale siciliana, ma il governo presieduto da Raffaele Lombardo. Se ne parlerà, bene che vada – e non è detto che vada bene – ad aprile. Questa decisione, che non piacerà a tanti parlamentari di Sala dErcole, ha due significati: uno tecnico e laltro politico.
Significato tecnico. Il governo Lombardo non è in grado di presentare una ‘bozza’ di bilancio allAula. Nonostante la sostituzione del ragioniere generale (Biagio Bossone al posto di Vincenzo Emanuele), nonostante i continui viaggi della speranza a Roma per elemosinare risorse di qua e di là, nonostante questo ed altro nelle casse della Regione cè ben poco.
Qualcosa dovrebbe arrivare per la sanità. Ma tanti altri settori dellamministrazione regionale sono a zero euro. La scelta del governo è anche politica. Il presidente del Consiglio, Mario Monti, ha fatto sapere a chiare lettere che, prima di aprire i cordoni della borsa, vuole vedere un po dordine nel personale della Regione e nelle società collegate alla stessa Regione. Due cose che il governo Lombardo non vuole toccare, soprattutto a ridosso del voto per le elezioni amministrative.
Da qui la mossa del governo: spostare tutto ad aprile per impedire ai parlamentari di seguire la campagna elettorale. Provando a rinviare le inevitabili scelte ‘dolorose’ a dopo le elezioni amministrative. Unopzione che danneggia un po tutti i parlamentari di Sala dErcole, di maggioranza e, soprattutto, di opposizione. Questo perché i deputati saranno costretti a lavorare ad aprile, proprio quando dovrebbero essere nei propri collegi per occuparsi delle elezioni. Una fregatura. Tale scelta, invece, non danneggia il governo che, è noto, governa con dodici assessori tecnici che non devono rendere conto del proprio operato agli elettori.
Non si conoscono le reazioni dei deputati. Si sa, invece, che la commissione Bilancio e Finanze, in attesa di un bilancio che tarda ad arrivare dallottobre dello scorso anno, dovrebbe esaminare, in tempi celeri, due disegni di legge. Il primo prevede la riforma delle esattorie. Un provvedimento presentato dal gruppo parlamentare dellMpa, ma sul quale, si presume, tutti i gruppi parlamentari vorranno dire la propria. Questo perché si tratta di uniniziativa parlamentare che si è materializzata sullonda delle richieste dei Forconi, che, per l’appunto, chiedono – tra le altre cose – una profonda rivisitazione della gestione delle cartelle esattoriali.
Il secondo disegno di legge, dal sapore un po più clientelare, riguarda il fondo immobiliare che dovrebbe essere costituito presso lIrfis, lIstituto regionale per il finanziamento alle industrie che, dopo essere stato svuotato con la cessione del ramo dazienda bancario, è attualmente una sorta di guscio vuoto. Una volta dotato di un fondo immobiliare, lIrfis si dovrebbe occupare dei finanziamento di piccoli impianti fotovoltaici.
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