Regina Josè Galindo a Palermo Estoy Viva e la performance Raices

Arcigay Palermo, Palermo Pride e l’Assessorato alla Cultura del Comune di Palermo in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano e il Padiglione D’Arte Contemporanea promuovono l’iniziativa da un’idea e con il coordinamento di Antonio Leone e l’organizzazione di Ruber.Contemporanea. 

Regina José Galindo è oggi tra le più importanti artiste contemporanee e performer internazionali, premiata alla 51. Biennale di Venezia con il Leone d’Oro come miglior giovane artista. 

L’Orto Botanico di Palermo è stato scelto come teatro per il nuovo progetto di performance Raices, appositamente pensato per questo storico spazio che grazie alla sua particolare collocazione, si trova a far da cerniera tra il mare e la città. Tra specie di piante provenienti da tutto il mondo, questo microcosmo naturale, questo giardino universale, nasce per dono e per incontro. Qui l’artista intende recuperare il rapporto con la natura e insieme ad un gruppo di performer che rappresenteranno le differenti etnie della città di Palermo, e racconterà una storia antichissima e attuale in cui corpi, foglie e terra di molti mondi trovano un lessico comune con cui manifestare la propria esistenza. La performance si concentra sul più ampio significato di sradicamento: l’artista propone una riflessione a partire del parallelismo tra le piante presenti nell’Orto Botanico – che provengono da tutto il mondo (molte trasportate qui illegalmente dalla fine del XVIII secolo) e che oggi costituiscono il paesaggio dell’Orto – e le comunità straniere radicate a Palermo.

Estoy Viva è invece la mostra che inaugurerà il 24 Aprile. Presentata all’esposizione della primavera 2014 al PAC di Milano, viene allestita a Palermo con una nuova veste, configurandosi come la più ampia mostra antologica dell’artista mai realizzata finora. Estoy Viva sarà ospitata nello spazio di ZAC – Zisa Arti Contemporanee dei Cantieri Culturali alla Zisa. Accanto ad alcune delle azioni più conosciute di Galindo (come Quien puede borrar las huellas?, 2003; Perra, 2005; Looting, 2010), anche una serie di lavori mai visti prima in Italia (come Proxémica, 2003; Verstecken, 2014, e la première assoluta del video della performance Combustible, svoltasi nella Repubblica Domenicana nell’estate del 2014. Articolata in cinque sezioni tematiche (Politica, Donna, Violenza, Organico e Morte), la mostra si sviluppa lungo un corpus di opere costituito da oltre sessanta lavori tra video, fotografie e sculture. Cinque sezioni per un percorso costruito attraverso cortocircuiti visivi ed emotivi, che mettono lo spettatore a confronto con le paure umane, con le proprie incertezze e i propri errori.

Il progetto rientra nel percorso artistico avviato lo scorso Febbraio che culminerà con Manifesta, la prestigiosa Biennale Europea d’Arte Contemporanea, evento di straordinario valore e richiamo internazionale per Palermo e per la Sicilia. 

Descensión, 2013 «Nuda, resto sdraiata senza potermi muovere, sull’erba. Ho i capelli legati a una pietra nascosta sotto terra che ho portato dal Guatemala»

La presenza di Regina José Galindo a Palermo non è casuale, ma nasce da un costante e coerente lavoro che la città porta avanti da anni, con coerenza e determinazione, sul tema dei diritti umani. Un progetto importante, che si realizza grazie alla preziosa collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano e il Padiglione D’Arte Contemporanea che sottolinea anche una comune politica e sensibilità verso l’affermazione ed il riconoscimento dei diritti umani come segno imprescindibile di civiltà. 

Mirko Pace, Presidente di Arcigay Palermo si dice orgoglioso di «aver contribuito a portare portare un’artista di fama mondiale come Regina Josè Galindo e a realizzare quella che forse può essere definita la mostra più prestigiosa in città negli utlimi 10 anni». Pace racconta a Meridionews che «è forte l’intenzione da parte delle associazioni LGBTI di concentrarsi sopratutto sul piano culturale: l’Italia è un paese che sta vivendo un rigurgito reazionario, in risposta ai mutamenti che la società ha già pienamente fatto propri, che porta con sé istanze omofobe, sessiste e razziste. Tali mutamenti portano naturalmente all’emergere di soggettività nuove e spesso non normate, che richiedono con sempre maggiore forza il riconoscimento della propria esistenza e dei propri diritti. Il lavoro culturale si configura così come punto strategico e luogo dell’emergenza delle contraddizioni sociali: per questo motivo è quanto mai d’uopo lavorare per portare la grande arte in luoghi d’incrocio come la città di Palermo, per risvegliarne il dibattito pubblico e porne al centro il tema dei Diritti Umani».

Antonio Leone, ideatore e coordinatore dell’intero progetto, spiega che Regina José Galindo presenta a Palermo un progetto complesso «Prevede una nuova azione performativa corale e dal forte significato politico e il riallestimento della mostra prodotta dal Padiglione d’Arte Contemporanea Estoy viva, che nella sede di ZAC si arricchisce di un significativo ampliamento, presentando lavori, mai visti prima in Italia, legati al tema della nuova performance Raíces. Un progetto importante, che si realizza grazie al prezioso e costante lavoro di collaborazione con il PAC di Milano, che dimostra una sensibilità contemporanea e lungimirante incoraggiando e formalizzando collaborazioni con istituzioni culturali più giovani».


Raíces – performance di Regina José Galindo

a cura di Giulia Ingarao, Paola Nicita, Diego Sileo.

Orto Botanico, 23 aprile 2015 dalle ore 17,00


Estoy Viva – mostra a cura di Diego Sileo, Eugenio Viola.

Cantieri culturali alla Zisa – Padiglione ZAC

Opening 24 aprile 2015 ore 18,30 – 24 aprile / 28 giugno 2015


Descensión

L’opera Descensión (2013), sarà allestita nell’esclusivo contesto della Galleria d’Arte Moderna, a partire da sabato 25 aprile – 25 aprile / 28 giugno 2015

Eugenia Nicolosi

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