Rc auto, Sud sempre più discriminato

Continua la discriminazione geografica della Rc Auto in Italia. L’articolo 32 della legge sulle liberalizzazioni, che prevedeva: “per le classi di massimo sconto, a parità di condizioni soggettive ed oggettive, ciascuna delle compagnie di assicurazione deve praticare identiche offerte”, è stato oggetto di una reinterpretazione da parte del Ministero dello Sviluppo economico che ha chiarito che il motivo del dietrofront alla tariffa unica è frutto di un contrasto dell’art. 32 della legge sulle liberalizzazioni con la normativa europea.

Infatti, in una nota, inviata all’Isvap, il Ministero dello Sviluppo Economico ha chiarito che escludere il parametro della territorialità nell’analisi del rischio sarebbe in contrasto “con il principio di libertà tariffaria sancito dalla normativa europea”.

Una situazione che, seppur corretta da un punto di vista commerciale per le compagnie assicurative, rischia di tradursi in un’autentica discriminazione.

Andrea Manfredi, amministratore delegato di SuperMoney (portale comparatore di polizze auto), ha dichiarato che “tutto ciò presenta i connotati di uno schiaffo sociale”.

Dallo studio di SuperMoney (condotto confrontando le tariffe di 25 compagnie) emerge che la città in cui le assicurazioni costano meno è Padova, dove il prezzo medio per il profilo considerato è pari a circa 310 euro, seguita da Milano con un costo di circa 316 euro. La maglia nera spetta invece alla solita Napoli, dove per la stessa polizza si arriva a spendere 1.072 euro. Palermo invece si piazza nella fascia di città dove le assicurazioni costano circa 450 euro.

Una situazione imbarazzante che colpisce soprattutto i guidatori virtuosi e onesti del Meridione d’Italia, che si ritrovano a pagare assicurazioni salate per il fatto che nelle regioni del Sud è altissima la percentuale dei sinistri con frode.

Le cifre delle frodi assicurative hanno una percentuale “umana” in Italia, circa il 2,5, ma quando andiamo ad analizzare alcune province del Mezzogiono il numero aumenta vertiginosamente: stiamo parlando, infatti, di una percentuale di frodi pari al 10%. Questo numero è stato aggiornato a luglio 2011 da Isvap, ma molti degli esperti in materia di assicurazione ritengono che questi dati non siano stati riportati correttamente, i sinistri (veri e “truccati”) sono stati molti di più.

La percentuale di frodi assicurative in Sicilia si attesta al 2,84%, appena sopra la media nazionale. Quindi discriminati ma con colpe a carico.

Foto di prima pagina tratta da sicurauto.it

Foto strada tratta da risparmioemutui.blogosfere.it

 

Alfonso Fiumarella

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