Una rete articolata dedita allo spaccio della droga in provincia di Ragusa. Stamani i carabinieri del comando provinciale hanno arrestato 21 persone (16 in carcere e cinque ai domiciliari), italiani e albanesi. Le ordinanze di misura cautelare sono state emesse dal gip del Tribunale di Ragusa su richiesta della locale Procura.
In alcuni casi si tratta di soggetti con precedenti penali. Dovranno rispondere del reato di detenzione ai fini di spaccio di cocaina, in concorso. Solo alcuni anche di detenzione e porto abusivo di armi da fuoco. Le indagini, partite nell’ottobre del 2015, sono il prosieguo
dell’omonima operazione denominata Kamarina Drugs che nel dicembre 2015 ha portato all’arresto di 14 spacciatori che rifornivano di droga i luoghi maggiormente frequentati dai giovani lungo la costa ragusana.
Da lì si è partiti per approfondire altre situazioni: grazie a servizi di osservazione, controllo e pedinamento, riscontri sul campo ed intercettazioni telefoniche ed ambientali, si gli investigatori sono riusciti a ricostruire la rete di spaccio che faceva base a Santa Croce Camerina, Vittoria, Scoglitti e Comiso. Da questi centri venivano riforniti clienti provenienti da tutta la provincia di Ragusa. Nel corso delle indagini sono state arrestate otto persone, colte in flagranza di reato, e al sequestro di un chilo di cocaina pura.
A capo del gruppo ci sarebbe Mirjan Ajdini, 29enne albanese, pregiudicato, chiamato anche Arjan o Emiliano. Secondo i carabinieri è lui il vero e proprio punto di riferimento di spacciatori e assuntori di cocaina a Santa Croce Camerina, Vittoria, Scoglitti e Comiso. Suo braccio destro sarebbe stato l’amico italiano Francesco Oro, 35enne di Santa Croce, bracciante agricolo, incensurato. I due ricevevano clienti e piccoli spacciatori in una villetta a Punta Braccetto, dove risiede Ajdini e nascondevano lo stupefacente in barattoli di vetro nascosti nei cespugli del vialetto adiacente. Di solito mentre il capo intratteneva gli ospiti concordando quantità e costo della cessione, l’amico italiano usciva a recuperare la merce necessaria allo scambio.
Nel corso dell’attività è stata sequestrata cocaina all’esterno dell’abitazione e arrestati acquirenti, a loro volta spacciatori, che uscivano dalla villetta, spesso diretti in discoteche del vittoriese. In uno di questi controlli i militari hanno trovato la droga e novemila euro in contanti, provento dell’attività di spaccio, nascosti in un’intercapedine ricavata nel cruscotto dell’auto.
A margine è inoltre emerso che alcuni degli indagati possedessero armi di cui, precisano i carabinieri, «si sconosce l’effettivo utilizzo». Circostanza riscontrata sia dalle intercettazioni telefoniche sia dai servizi di pedinamento e di osservazione che hanno consentito di localizzare il punto di occultamento in un’area serricola a ridosso della Riserva Naturale di Randello. Un altro episodio ha coinvolto Davide Spatola, 35enne vittoriese, anche lui tra gli arrestati, operaio e buttafuori in alcuni locali ragusani e, a suo dire, esperto di armi. Quest’ultimo avrebbe risolto un malfunzionamento della pistola di Ajdini, procedendo alla sostituzione di alcuni pezzi e successivamente, fermato e sottoposto a controllo, è stato trovato in possesso delle parti dell’arma da fuoco.
Sconteranno la misura cautelare in carcere: Mirjan Ajdini (29enne albanese, disoccupato, pregiudicato), Donato Ballarò (29enne vittoriese, bracciante agricolo, pregiudicato), Mirko Ballarò (32enne vittoriese, bracciante agricolo, pregiudicato), Gianfranco Casano (27enne vittoriese, bracciante agricolo, pregiudicato), Lorenc Daiu (38enne albanese, imprenditore agricolo, pregiudicato), Ferit Hoxholli (35enne albanese, operaio, pregiudicato), Hajdar Kaha (31enne albanese, commerciante, incensurato), Elton Laraku (30enne albanese, imprenditore agricolo, pregiudicato), Kujtim Malka (38enne albanese, operaio, incensurato), Francesco Oro, Elis Rustami (30enne albanese, imprenditore agricolo, pregiudicato), Erjon Seferi (35enne albanese, bracciante agricolo, pregiudicato), Davide Spatola (35enne vittoriese, operaio, pregiudicato), Adenis Tosku (34enne albanese, bracciante agricolo, pregiudicato), Dashnor Tosku (38enne albanese, bracciante agricolo, pregiudicato), Antonino Zisa (38enne santacrocese, imprenditore agricolo, pregiudicato).
Sconteranno la misura ai domiciliari: Michele Maurizio Zago (35enne ragusano, imprenditore, pregiudicato), Klodian Kamberaj (37enne albanese, bracciante agricolo, pregiudicato), Jessica Kaftirani (22enne albanese, disoccupata, pregiudicata), Antonino Di Modica (34enne vittoriese, imprenditore agricolo, pregiudicato), Giuseppe Burrometo (40enne ragusano, imprenditore agricolo, pregiudicato).
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