La battaglia contro il Muos passa anche per i cartelli stradali. Accade a Ragusa, dove l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Federico Piccitto, ha deciso di integrare la segnaletica che annuncia l’ingresso in città con un messaggio ben chiaro. È lo stesso primo cittadino pentastellato a darne notizia sulla propria pagina Facebook: «“Ragusa città No Muos”. Cartelli affissi in tutti gli ingressi principali della città, per ribadire concretamente – scrive Piccitto – le ragioni della nostra battaglia in prima linea a fianco della città di Niscemi e dei tanti comitati di cittadini siciliani sorti contro l’installazione del Muos. Una battaglia per il rispetto della tutela della salute, dell’ambiente e soprattutto – continua il sindaco – del modello di sviluppo futuro che vogliamo dare al nostro territorio, assolutamente incompatibile con questa installazione».
L’iniziativa, tuttavia, ha dato il la a una polemica, dividendo chi plaude alla presa di posizione della giunta targata Movimento 5 stelle e chi, invece, sostiene che lo slancio dell’amministrazione non dovrebbe pesare sulle tasche dei ragusani: «Indipendentemente dalla condivisione o meno della lotta No muos – scrive Mattia – credo che questi cartelli siano totalmente inappropriati. Un’amministrazione comunale che dovrebbe rappresentare la città non può creare a spese di tutti i cittadini un cartello che comunque la si voglia interpretare esprime una idea di una parte. Una cosa – continua – è il sindaco e la giunta che si battono contro il Muos nelle sedi competenti, un’altra è imporre alla città tutta un’idea. Per me ha la stessa valenza di fare un cartello con scritto: “Ragusa città Mov 5Stelle”». La pensa diversamente Carmelo, secondo il quale la scelta della giunta risponde alla volontà della maggior parte dei residenti: «È la maggioranza che conta, e la maggioranza a Ragusa è più che mai contenta dell’amministrazione comunale – scrive -. Se vai in una città della Lega, e gli esempi ci sono, troverai cartelli che dicono: “Vietato l’accesso ai siriani ecc…”».
Chi difende Piccitto ricorda come anche in passato siano comparsi dei segnali ritenuti altrettanto opinabili. Anche se in questo caso si citano gli inviti alla prudenza alla guida: «Vi ricordati i cartelli che ci consigliavano di mettere la cintura di sicurezza in tutte le strade provinciali? – chiede Giorgio -. Ebbene nessuno si è sognato di dire niente eppure sapete quanto ci sono costati ogni anno?». Mentre c’è chi tiene a ricordare che a Ragusa rimangono zone scoperte da qualsiasi segnalazione: «Sindaco, ci sono alcune entrate della città dove non vi è nessun cartello dove si evince l’ingresso alla città di Ragusa», sottolinea Peppe.
Ma la critica più pungente arriva da Giacomo, secondo il quale l’impegno della giunta contro il Muos non si noterebbe nei confronti delle trivellazioni. «E metti, Piccitto, anche quelle “Sì petrolio” – attacca – così la fai completa l’informazione, tanto i soldi delle royalties te li passano bene a Ragusa, capoluogo petrolifero».
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