Nonostante i rilievi mossi dal ministero dell’Economia sulla sostenibilità finanziaria dell’opera, il progetto dell’autostrada Catania-Ragusa sarebbe stato ritenuto ammissibile dal pre-Cipe, in attesa che il Cipe il prossimo 4 aprile dia il parere definitivo. A comunicarlo è la presidenza della Regione siciliana. «E questo – scrive Nello Musumeci – grazie a una delibera della giunta dello scorso 3 gennaio con la quale Palazzo d’Orleans si è impegnata ad avvalersi in parte delle risorse fiscali, derivanti dalla contribuzione del concessionario, da destinare ai Comuni interessati per il sostegno dei costi tariffari autostradali in favore di cittadini disagiati, lavoratori e studenti pendolari, secondo condizioni e limiti finanziari da concordare».
In sostanza la Regione ha chiesto al concessionario privato, la Sarc di Vito Bonsignore, di mantenere nell’Isola il domicilio fiscale in modo da acquisire risorse da destinare, attraverso i Comuni interessati, alle fasce sociali sociali più bisognose. Proposta «apprezzata» a Roma e che, secondo Musumeci, «sblocca, di fatto, la realizzazione di una infrastruttura che risulterà fondamentale in un’area dove sorgono tantissime aziende agricole». Alla riunione di oggi a Roma ha preso parte l’assessore regionale all’Economia Gaetano Armao.
Anche dal fronte del Movimento 5 stelle arrivano dichiarazioni che puntano a rassicurare. «Ho appena ricevuto personali rassicurazioni da parte del ministro delle infrastrutture e trasporti – afferma la deputata ragusana Stefania Campo – che il progetto di raddoppio della Ragusa Catania sta andando avanti e che il comitato pre-Cipe oggi e il tavolo interministeriale dei prossimi giorni, serviranno a superare le criticità tecniche che sino ad oggi hanno rallentato la realizzazione dell’opera. Il ministro ci darà ulteriori dettagli il 25 marzo proprio in Sicilia».
Fino a poche settimane fa, però, le criticità avanzate dai tecnici del ministero erano tante: troppo alto il pedaggio (12 centesimi al chilometro per poter far rientrare il privato dai costi di realizzazione significherebbe 12-14 euro solo andata); perplessità sull’affidabilità bancaria del principale socio di Scarl Vito Bonsignore che col ministero ha peraltro un contenzioso aperto su un’altra mega infrastruttura: l’autostrada Orte-Mestre, di cui si era aggiudicato la progettazione ma che non ha mai visto la luce. Oltre alle preoccupazioni per il rischio di incorrere in infrazioni e sanzioni da parte dell’Europa perché il progetto prevede di trasformare la Statale in autostrada a pagamento, senza lasciare dunque una vera strada alternativa per l’utente. Si dovrà aspettare il Cipe per capire se davvero questi nodi sono stati superati o in qualche modo accantonati.
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