«Ucciso a colpi di pistola perché non ha voluto dare il suo cappellino da baseball a un trafficante». Lo ha raccontato ieri al programma Restate Scomodi, su Radio 1, Regina Catrambone, fondatrice dell’organizzazione non governativa Moas che, con la sua nave Phoenix, è arrivata oggi al porto di Catania con 394 migranti. E il cadavere di un ragazzo, orientativamente di 19 anni, che avrebbe sul corpo i segni di una ferita di arma da fuoco. Sull’imbarcazione sono saliti gli agenti della squadra mobile e il medico legale, che ha effettuato una prima ispezione cadaverica.
Secondo quanto riportato dall’Ansa, i soccorritori avrebbero raccontato che il delitto sarebbe avvenuto mentre la vittima era su un gommone. A riferire questi dettagli sarebbero stati alcuni testimoni, ma spetterà agli investigatori sentire i migranti e raccogliere le direttamente i racconti, senza la mediazione del personale della Ong. Moas, fondata da Catrambone assieme al marito Christopher, è una delle organizzazioni non governative finite al centro della polemica scaturita dalle dichiarazioni del procuratore capo di Catania Carmelo Zuccaro a proposito dei presunti contatti tra le associazioni e i trafficanti.
Due sale operatorie del reparto di Cardiochirurgia dell'ospedale Papardo di Messina sono state sequestrate dai carabinieri del…
Sanzioni per un totale di 132mila euro sono state applicate a Catania dalla polizia ai titolari di…
Fogli di via, ammonimenti, avvisi orali e daspo urbano. La questora di Caltanissetta, Pinuccia Albertina…
Giudizio immediato nei confronti di Daniele Alba, meccanico di 35 anni di Cianciana, nell'Agrigentino, che…
La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso presentato da Nicola Catania confermando definitivamente l’elezione…
Lo scorso 18 ottobre sono arrivate da Roma, dagli uffici del ministero dell'Interno, in concerto…