C’è il cartone della pizza che non ci sembra poi così sporco. La lampadina fulminata che in fondo sarà pur fatta di vetro. Lo scontrino che è già tanto se non finisce per terra, appena fuori dal negozio. Pigrizia o disattenzioni che rendono la raccolta differenziata di noi cittadini utile, ma di certo non super come potrebbe essere. Eppure, possiamo farcela: possiamo diventare anche noi i supereroi del quotidiano, con il piccolo sforzo di azzeccare il contenitore giusto. Perché puntando alla qualità della raccolta di organico, carta e cartone, vetro, plastica e metalli, salviamo non solo il nostro territorio in difficoltà, ma anche le nostre tasche.
Ne sono convinti a Kalat Ambiente SRR, l’ente che programma e pianifica la raccolta differenziata in 15 Comuni di Catania provincia Sud. Già centrati gli obiettivi di una raccolta differenziata oltre il 70 per cento, adesso l’appello ai cittadini è a fare meglio. Perché la frazione estranea – i rifiuti nel contenitore sbagliato, insomma – compromette la qualità della raccolta differenziata e rappresenta un danno economico per tutta la collettività. Forse non tutti sanno, infatti, che i consorzi di filiera – cioè quelli che danno nuova vita ai nostri rifiuti, riciclandoli – ammettono solo una piccola percentuale di errori. Se la frazione estranea supera la soglia consentita per ogni tipologia di rifiuto, i consorzi non pagano i Comuni. Che così non possono procedere agli eventuali sconti per i cittadini o sono costretti ad aumentare la tassa sui rifiuti per rientrare della perdita economica.
Quindi sì, anche quello scontrino gettato distrattamente può fare la differenza: «La città ha bisogno di te!».
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