Ieri sera abbiamo scritto un articolo lanciando una proposta ai 15 parlamentari del Movimento 5 Stelle dellArs: restituire ci cittadini siciliani i soldi in più che ogni deputato percepisce dal Palazzo rispetto ai 2 mila e 500 euro che gli stessi deputati grillini si sono impegnati a percepire. Fare, insomma, quello che fecero una ventina di anni fa i Radicali di Marco Pannella, che restituirono ai cittadini italiani, in carte da 50 mila lire, i soldi del finanziamento pubblico dei Partiti agli italiani.
La polemica, su questa vicenda, sta montando, anche perché il vice presidente dellArs, il grillino Antonio Venturino, ha pensato bene di prendersela con un giornalista – il collega Emanuele Lauria, di Repubblica – che ha solo la colpa di aver fatto osservare che i parlamentari grillini, in attesa di capire come sistemare la questione dellindennità, hanno percepito lintero ammontare.
Noi non vogliamo mettere in dubbio il rispetto dellimpegno i grillini dellArs, che hanno promesso agli elettori che percepiranno solo 2 mila e 500 euro al mese. Però è piuttosto strano che, a fine dicembre, gli stessi Parlamentari di Sala dErcole del Movimento 5 Stelle non abbiano ancora sistemato una vicenda che è di estrema semplicità.
Un giornalista che fa notare questo ai parlamentari grillini non può essere offeso. Della vicenda, con molta probabilità, verranno investiti lOrdine dei giornalisti, il sindacato dei giornalisti, la stampa parlamentare e la presidenza dellArs. Il gesto del vice presidente dellArs, Venturino, di offendere il collega Lauria in un video, è stato di cattivo gusto.
Anche noi, una ventina di giorni addietro, abbiamo avuto una discussione franca con un nostro amico del Movimento 5 Stelle. Questo è avvenuto quando, con un comunicato ufficiale, il vice presidente dellArs, Venturino – sempre lui – rendeva noto di aver rifiutato lindennità aggiuntiva di 3 mila e 200 euro che gli spetta in quanto vice presidente dellArs.
In tale occasione abbiamo fatto notare che il suo comunicato stampa era pleonastico. Perché se i parlamentari del suo Movimento si sono impegnati a percepire solo 2 mila e 500 euro al mese era già nelle cose il rifiuto dellindennità aggiuntiva di 3 mila e 200 euro!
La verità, se proprio la dobbiamo dire tutta, è che i grillini hanno iniziato lavventura a Sala dErcole nel peggiore dei modi possibili. La vicenda delle indennità, ad esempio, avrebbe potuto essere risolta in due giorni, decidendo di assegnare le somme eccedenti i 2 mila e 500 euro a un qualunque soggetto pubblico, rendendo noto e trasparente il versamento (noi abbiamo proposto, lo ribadiamo, il metodo utilizzato dai Radicali, che ci sembra il più trasparente possibile, dal momento che i soldi vengono restituiti direttamente ai cittadini).
Ma, lo ripetiamo, è tutto latteggiamento dei grillini allArs che non funziona. Già scontano un difetto di comunicazione frutto del carattere di Beppe Grillo, decisamente ruvido con il mondo dellinformazione.
A Sala dErcole, invece, vuoi per linesperienza, vuoi per aver ceduto alle lusinghe della politica truffalda, i grillini dellArs si sono cacciati nei luoghi dove non dovrebbero stare.
A nostro avviso hanno sbagliato a partecipare allelezione del presidente dellArs. Partecipando – e votando – hanno fatto il gioco di una parte politica. Clamoroso, poi, il secondo errore: partecipare e accettare la vice presidenza dellArs con il già citato quanto infelice Venturino. Semplicemente assurdo prendere parte al gioco delle commissioni legislative, partecipando alla spartizione delle poltrone.
Qualcuno avrebbe dovuto spiegare che un parlamentare, per partecipare ai lavori di qualunque commissione legislativa dellArs, non ha bisogno di essere designato o eletto: si presenta e partecipa senza diritto di voto. Ma partecipa.
Poiché, nel 90 per cento dei casi, nelle commissioni legislative dellArs si votano provvedimenti clientelari, i grillini avrebbero fatto bene a tenersi fuori da tutte le commissioni legislative, proprio per segnalare la distanza tra la vecchia politica, che loro dicono di combattere, e la nuova politica che dovrebbero rappresentare.
La partecipazione alla vita delle commissioni legislative dellArs, con diritto di voto, è un doppio errore. Il primo errore sta nel fatto che ci si ritrova coinvolti, piaccia o no, nei giochi consociativi e clientelari delle stesse commissioni. Il secondo errore sta nel fatto che il lavoro delle commissioni può essere ridiscusso in Aula. Dove i 15 parlamentari hanno la possibilità di far emergere tutte le contraddizioni.
E un errore anche il modo con il quale i grillini hanno annunciato lappoggio ad alcuni provvedimenti – peraltro giusti, almeno a nostro modo di vedere – del presidente della Regione, Rosario Crocetta. Lappoggio parlamentare a un provvedimento del Governo non va sbandierato: si annuncia e si vota. Punto. Costruirci sopra il chiacchiericcio può solo creare problemi.
A nostro avviso – a parte la sbrasata di cattivo gusto di Venturino – i grillini sono stati mal consigliati. In ogni caso, sono ancora in tempo per riprendere in mano la situazione. Lascino la vice presidenza dellArs, si dimettano da tutte le commissioni legislative, riservandosi – in quanto parlamentari di Sala dErcole – di partecipare ai lavori di tutte le commissioni. Comunicando ai cittadini siciliani – cosa che non ha mai fatto nessuno – tutti gli imbrogli e le pastette consociative che vengono concertate nelle commissioni legislative. Riservandosi il diritto di voto solo in Aula. Senza voti segreti, ma solo con voti palesi.
Impostando così la loro attività parlamentare si comporteranno da veri Legislatori. Contribuendo a destrutturare la Regione siciliana e non a puntellarla.
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