Quanto conta la Massoneria a Palermo? Tanto. Gianni Puglisi, per esempio…

Nell’incredibile ascesa di Gianni Puglisi si dice che egli debba tutto ad un illustre studioso di filosofia. Ma i debiti maggiori il profssore Puglisi li ha contratti con la Massoneria, col defunto senatore Gastone Nencioni (tra i fondatori del Movimento sociale italiano) e col giornale Destra Nazionale. Siamo negli anni ’70.

Successivamente, Puglisi ha fatto di tutto, sempre contemporaneamente, ricoprendo i più svariati incarichi, sfidando le più clamorose contraddizioni, capace di sacrificare amicizie, com’è avvenuto allo Iulm per l’elezione del rettore.

Con un colpo a sorpresa si è impossessato di quel rettorato meritandosi un esilarante corsivo di FrancescoAlberoni sulla prima pagina del Corriere della Sera. Ultima sua impresa è stata quella d’impossessarsi con due variazioni statutarie, che meriterebbero maggiore attenzione da parte di una Prefettura distratta, della presidenza del Teatro Biondo Stabile di Palermo. (a destra, simboli massonici, foto tratta da mirorenzaglia.org)

Recentissima la conquista del rettorato dell’Università Kore di Enna. Rettore a Milano, contemporaneamente rettore a Enna. La Massoneria conta. E i suoi uomini la fanno da padroni. Puglisi ne è un esempio. E oggi può chiedere al Sindaco di palermo, Leoluca Orlando di spartirsi il potere. E Orlando?

Il Sindaco è alle prese con due belle ‘gatte a pettinare’: il già citato Puglisi al Teatro Biondo e Antonio Cognata al Teatro Massimo. Due eredità della passata amministrazione comunale di Palermo retta da Diego Cammarata?

Riuscirà il Sindaco a liberare le più importanti istituzioni culturali della città da questi due signori?