Qualità della vita, tutte le province siciliane in calo Caltanissetta ultima, Catania spicca solo per natalità

Ancora giudizi negativi per le province siciliane con Caltanissetta che occupa l’ultimo posto, il 107esimo, per la quarta volta nella storia dell’indice sulla qualità della vita del Sole 24 ore dopo le performance negative del 1995, nel 2000 e nel 2008. 

Anche il resto delle province dell’Isola subisce un calo generalizzato: ben sette finiscono negli ultimi undici posti della classifica, dove in testa nella parte bassa c’è Ragusa all’ottantesimo posto, con un calo di sette posizioni rispetto all’anno scorso. In calo di otto punti anche Siracusa che si colloca così alla posizione numero 90. Al numero 97, cioè all’undicesimo posto fra i peggiori, c’è Catania, che perde 13 punti e precede di un’incollatura Palermo, nella posizione 98 con una calo di 11 caselle. 

In particolare, andando a guardare i diversi indicatori di benessere presi in considerazione, Catania fa molto male per affari e lavoro (102esima), e giustizia e sicurezza (98esima), mentre l’unico parametro in cui registra un risultato positivo è demografia e società, dove si piazza 14esima a livello nazionale. Andando ancora più nello specifico di quest’ultimo macro fattore, la provincia di Catania è seconda in Italia per tasso di natalità (8,8 per mille) e terza per famiglie numerose (2,6 componenti in media). La provincia di Palermo, invece, spicca negativamente nei settori affari e lavoro (è centesima) e ambiente e servizi (101esima) mentre è al quinto posto in Italia sia per tasso di natalità che per famiglie numerose. 

Messina è fra le città peggiorate meno, 4 posizioni perse rispetto al 2018 che le valgono la centesima posizione, davanti Trapani (centounesima e in calo di 12 posizioni) e Agrigento (centoduesima e arretrata di 9). Alla posizione 104 c’è Enna (meno due posizioni) e infine Caltanissetta, fanalino di coda d’Italia descritto dal Sole24Ore come un luogo che ha perso 11mila abitanti per aver sofferto di “decenni d’isolamento e criminalità”. 

La analisi sulla qualità della vita 2019 è una versione extra large della tradizionale indagine del quotidiano sul benessere nei territori, su base provinciale: rispetto all’anno scorso, infatti, il numero di indicatori è aumentato da 42 a 90, divisi in sei macro aree tematiche che indagano altrettante componenti dello star bene. Le classifiche di tappa sono: “Ricchezza e consumi”, “Affari e lavoro”, “Ambiente e servizi”, “Demografia e societa’”, “Giustizia e sicurezza”, “Cultura e tempo libero”.

Redazione

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