Qualcuno spia Confindustria Sicilia?

LA DOMANDA LA PONE IL GIORNALE ON LINE SUD PRESS. E SE

“I vertici di Confindustria Sicilia spiati?”. Questo il titolo di un articolo pubblicato da Sud Press giornalismo d’inchiesta. 

Il giornale on line parte  dall’assiomatico presupposto che questa organizzazione in Sicilia rappresenti il bene. Dunque, chi tocca, indaga o “spia”, come scrive testualmente Sud Press fa del male a chi sta facendo del bene.

“Qualcuno in questo momento – leggiamo su Sud Press – sta spiando illegalmente i vertici di Confindustria Sicilia? Chi opera si sta servendo di uomini delle istituzioni che così facendo starebbero deviando dai loro doveri? Per chi questi uomini starebbero agendo: pedinando, ascoltando e violando le reti informatiche? Obbediscono ad altri pezzi delle Istituzioni che non gradiscono l’azione di rinnovamento dei leader confindustriali? Chi sta operando ha accesso ad informazioni amministrative ed investigative riservate?”.

Ancora: “Le persone che si indicano come coinvolte – scrive sempre Sud Press – rispondono ad interessi rappresentati e promossi da alcune logge massoniche che a Catania come nel resto della Sicilia ospitano al loro interno anche i mafiosi?”.

Queste domande che riportiamo da Sud Press sono precedute e seguite da una serie di considerazioni pro Confindustria Sicilia.

Non non siamo informati su questa storia. E non siamo particolarmente ferrati in spie e spiati. Ma ammesso che, per ipotesi, ciò che scrive Sud Press sia vero, chiediamo e ci chiediamo: e se si trattasse di semplici indagini?

Noi siamo convinti che tutti i cittadini possono essere oggetto di indagini. Ritrovarsi sotto inchiesta – per esempio – da parte dei magistrati, non avendo fatto nulla di male, beh, non ci sembra un problema. Come recita un vecchio adagio, “Male non fare, paura non avere”.

La verità – l’abbiamo scritto ieri sera, lo ribadiamo oggi – è che in Italia la Giustizia esiste. E’ lenta. Anche perché, qualche volta, viene intralciata. Com’è accaduto con il processo per la strage di via D’Amelio. E come sta accadendo nel processo sulla trattativa tra Stato e mafia.

Può succedere – come nel caso della strage di Piazza Fontana, a Milano – che approdi nel nulla. Ma in tanti altri casi la Giustizia arriva. E’ solo questione di tempo. Arriva anche per i furbi. Anzi, soprattutto per loro.

 

 

Redazione

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