Bernardo Provenzano è stato ricoverato d’urgenza. Il boss di Cosa nostra, detenuto al 41 bis nel carcere di Parma, è molto ammalato, soffre di tumore alla prostata. A quanto pare, ieri sera, è caduto in cella, da qui il trasferimento in ospedale.
I familiari del boss sono stati avvertiti nella notte dagli agenti del commissariato di Corleone, e il figlio Angelo questa mattina ha dato la notizia ai suoi difensori, gli avvocati Rosalba Di Gregorio e Franco Marasà.
Già il mese scorso Provenzano era stato portato in ospedale per un malore. E, a quanto pare, avrebbe anche tentato il suicidio. I difensori continuano a chiedere la concessione degli arresti ospedalieri.
Da qui una domanda: cosa è il cercere in Italia? Un luogo di rieducazione o di tortura? Può un uomo, per quanto colpevole, portare sulle spalle tutto il peso della mafia, quando le indagini più recenti mostrano che dietro a Cosa nostra c’è stato (e forse c’è) un intrigo di poteri, anche istituzionali che l’hanno resa così potente?
Un uomo malato è un uomo malato. Anche se si chiama Provenzano, questo sostengono, Costituzione e leggi alla mano, i suoi legali. E, forse, un giorno, molto lontano, si scoprirà che mentre lui, ammalato grave, ha scontato l’ergastolo, in un regime carcerario durissimo, poco idoneo alle sue condizioni di salute, i veri pupari hanno trascorso una vita libera e nel lusso.
E poi dicono che in Italia non c’è la condanna a morte…
Parla il figlio di Totò Riina: Mio padre non è stato tradito da Provenzano
La pupiata/ Pellegrinaggio di Beppe Lumia e Sonia Alfano nel cella di Bernardo Provenzano
La trattativa Stato-mafia? Da Lima in poi
È stato confermato l'ergastolo inflitto nel primo processo all'infermiere Antonio De Pace, il giovane del…
Ricoverato in gravi condizioni, all'ospedale Cannizzaro di Catania, dopo essere stato investito da un furgone.…
Nell'ambito di attività d'indagine coordinate dalla procura di Catania, finanzieri del comando provinciale, in esecuzione…
È stato un compleanno amaro per un pluripregiudicato catanese di 35 anni che è stato…
Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara…
La quinta sezione della Cassazione ha annullato con rinvio la decisione del 16 luglio scorso…