Si è chiuso con due assoluzioni e una condanna il processo sulla morte del 74enne Francesco Simone, deceduto nel 2013 all’ospedale di Militello in Val di Catania, per setticemia. La sentenza è arrivata nei giorni scorsi. Il giudice del tribunale di Caltagirone Giovanni Scibilia ha dichiarato assolti perché il fatto non costituisce reato i medici del Pronto soccorso Gaetana Fragalà e Francesco Scirè, mentre ha condannato a un anno, più il pagamento di una provvisionale ai familiari dell’uomo, Gaetano Barresi, il medico della Guardia medica che era accusato di non avere visitato a domicilio Simone, nonostante la richiesta dei familiari.
Le condizioni di salute del 74enne sono precipitate tra la fine di febbraio e la prima settimana di marzo di otto anni fa. In un primo tempo la procura aveva chiesto l’archiviazione per tutti gli indagati, ma poi l’opposizione dei familiari aveva portato alla nomina di un altro collegio dei periti, dalla cui relazione era emersa – secondo gli inquirenti – la possibile responsabilità dei tre medici e di conseguenza la richiesta di rinvio a giudizio. Adesso è arrivata la decisione di primo grado.
«Il dottore Scirè – si legge in una nota dell’avvocato Francesco Calderone – non ha mai puntato alla prescrizione perché si è ritenuto sempre estraneo al fatto contestato; il tempo e il processo gli hanno dato ragione».
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