Primato da difendere e un tabù da sfatare Due motivi in più per vincere a La Spezia

Il bagaglio con cui è partita questa mattina la squadra per la trasferta in Liguria è carico di stimoli e di motivazioni. Domani, allo stadio Picco di La Spezia nel match in programma alle 18 e valido per la prima giornata del girone di ritorno, il Palermo vuole difendere il primato in classifica e, contestualmente, sfatare un tabù, quello relativo alla prima gara dell’anno solare. Appuntamento con cui i rosanero, in particolare nell’era Zamparini, non hanno un buon feeling. Un solo successo nelle ultime sei stagioni è un segnale evidente della negatività di un trend che parte da lontano. In trasferta, ad esempio, i rosa non vincono al battesimo del nuovo anno dal 1983 in occasione del 2-1 ottenuto a Pistoia in serie B grazie ad un gol nel finale di De Stefanis.

Ma a proposito di cabala, la ‘maledizione’ riconducibile alla trasferta è, sulla carta, l’aspetto che dovrebbe preoccupare meno la formazione di Tedino, unica squadra di questo torneo cadetto ancora imbattuta fuori casa. Spezzare l’incantesimo e conquistare l’intera posta in palio lontano dalle mura amiche all’alba del nuovo anno è, pertanto, una missione possibile. Un obiettivo che, nonostante l’alto coefficiente di difficoltà della partita, è alla portata di una squadra come il Palermo ad una sola lunghezza dal record di undici risultati utili consecutivi fuori casa registrato dai rosanero di Iachini nella stagione 2013/14 e intenzionata a dare continuità alla serie positiva (quattro vittorie e due pareggi) costruita dopo la sconfitta interna con il Cittadella. Fa bene Tedino a temere lo Spezia, che si trova all’ottavo posto a quota 30 e che ha ottenuto dieci punti nelle ultime quattro gare nelle quali peraltro è rimasto con la porta inviolata, ma commetterebbe un errore se si lasciasse condizionare dalle buonissime condizioni di salute dell’avversario. Il tecnico friulano si trova nelle condizioni ideali per impostare la partita facendo leva sulle qualità della sua squadra. Sulle risorse di un gruppo che ha trovato un equilibrio e un’ottima organizzazione difensiva come dimostrano il primato relativo al minor numero di gol subiti (diciassette come il Parma) e il dato confortante che fa riferimento ad una sola rete al passivo nelle ultime cinque gare.

Per la sfida contro la compagine guidata da Fabio Gallo, composta da diversi ex rosanero come Terzi, Bolzoni, Giorgi e soprattutto Gilardino protagonista con dieci gol della miracolosa salvezza conquistata dal Palermo nel 2016, Tedino ha convocato ventuno giocatori. Nell’elenco, al di là di Balogh e Rajkovic che da martedì dovrebbero tornare in gruppo a pieno regime, non figura il neo-acquisto Fiore, escluso per scelta tecnica essendo ancora in ritardo di condizione alla luce del lungo periodo di inattività (per ragioni tecniche ma anche per il nodo legato al mancato rinnovo del contratto) in questa stagione allo Standard Liegi. Disco verde, invece, per l’altro volto nuovo, l’attaccante Moreo, destinato domani alla panchina.

In avanti sarà confermato il tandem macedone Nestorovski-Trajkovski, coppia collaudata nell’ambito di un Palermo che negli ultimi mesi ha acquisito con il 3-5-2 un’identità anche dal punto di vista tattico. In difesa, sul centrodestra, Szyminski è favorito sul connazionale Dawidowicz per il posto che nel girone di andata aveva occupato prevalentemente Cionek, ceduto nei giorni scorsi alla Spal. A centrocampo, sulla fascia destra, sarà il palermitano Fiordilino a sostituire il titolare Rispoli, out per infortunio. E la presenza del numero 21 rosanero dovrebbe essere, in mediana, l’unica novità rispetto alla gara contro la Salernitana nell’ultima giornata del girone di andata. Match nel quale Tedino ha schierato Aleesami nel suo ruolo naturale di esterno sinistro, Coronado e Chochev interni e Jajalo (tornato in gruppo ieri assieme a Bellusci dopo il differenziato programmato svolto mercoledì) play davanti alla difesa.

Antonio La Rosa

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