Primarie centrodestra, polemica in Forza Italia Falcone: «Lascio mandato come coordinatore»

A due settimane dalla fine dei tempi per raccogliere le firme a sostegno delle candidature per le primarie, nel centrodestra siciliano si apre una piccola polemica. Marco Falcone, capogruppo di Forza Italia all’Ars, ha annunciato di rinunciare al ruolo di coordinatore della consultazione che dovrebbe svolgersi il 23 aprile. I motivi sono riconducibili alla poca omogeneità di vedute all’interno del proprio partito. «Prendendo atto che ad oggi in Forza Italia, vi sono ampie opinioni discordi sulla scelta del sistema delle primarie, non posso più adempiere al mandato di coordinatore», scrive in una lettera Falcone. Aggiungendo che «onde evitare possibili strappi all’interno della coalizione si ritiene opportuno che per adesso ogni determinazione sia rinviata».

Attorno alla questione primarie, d’altronde, da mesi i pareri sono discordanti, e questo nonostante il 6 marzo sia scattata per tutti la raccolta firme, utile a sostenere le candidature. A esprimersi a riguardo era stato anche lo stesso commissario di Forza Italia in Sicilia, Gianfranco Miccichèche aveva ammesso di auspicare che un nome condiviso all’interno della coalizione potesse essere trovato prima di invitare al voto i propri sostenitori. Tra coloro che, invece, hanno da subito avanzato l’utilità della consultazione popolare per stabilire chi dovrà guidare il centrodestra in vista delle elezioni regionali di ottobre ci sono il leader di Diventeràbellissima, Nello Musumeci, e l’esponente degli indipendentisti Gaetano Armao.

Ritornando a Forza Italia, proprio ieri aveva annunciato la propria partecipazione alle primarie è stato il senatore Vincenzo Gibiino. «Ho raccolto sul territorio oltre ottomila firme e informato il presidente Silvio Berlusconi della mia disponibilità a prendere parte alla competizione», ha dichiarato ieri il parlamentare azzurro.

Simone Olivelli

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