Premio Escher, i vincitori per video e reportage Tra rifiuti, sport, trasporti e una cura sperimentale

Non solo app. A guardare l’innovazione dal punto di vista dei vincitori del premio dedicato al giornalista etneo Enrico Escher, quello che si vede è il territorio. Perché il #futuropresente che ha vinto il primo premio nella sezione video, per dirne una, è la storia dei Briganti di Librino vista con l’occhio del giovane Alberto Incarbone. Per la sezione reportage, invece, il podio è di Amelia Cartia, con il racconto dei progetti per la riduzione dei rifiuti a Ragusa.

Da sinistra: Roberto Sammito e Luisa Santangelo (terzo posto sezione Reportage); Alberto Incarbone (primo posto sezione video) e Debora Borgese (secondo posto sezione Reportage)

Un premio sull’innovazione intitolato a un innovatore. L’ideatore del Newspapergame del quotidiano La Sicilia e, soprattutto, dei progetti multimediali dell’università di Catania: da Step1, il magazine online degli universitari, a Radio Zammù, la radio d’ateneo. Arrivando fino a ZammùTV, la web tv di Unict, partita da poco ma parte del progetto originale. «Ricordo la diretta elettorale dell’allora magazine d’ateneo – ricorda il rettore Giacomo Pignataro – Lui era lì con i ragazzi a insegnare come si facesse una cosa del genere. Questo era il suo spirito. E credo che il segno sia rimasto. Prima in Step1 e ora negli elaborati dei partecipanti».

Elaborati che raccontano la città dal punto di vista di chi lavora sul territorio: «Ho avuto l’idea della storia dei Briganti di Librino – spiega Incarbone, vincitore per la categoria video – perché sapevo che esistevano ma non sapevo di preciso cosa facevano. È un esempio di politica attiva senza fronzoli: i residenti hanno preso questo campo e lo hanno coltivato. Ed è la metafora migliore che si possa usare per parlare del loro lavoro».

Amelia Cartia (primo posto nella sezione Reportage)

E per la categoria reportage, terzo posto al nostro collaboratore Roberto Sammito e alla nostra redattrice Luisa Santangelo, con l’articolo pubblicato su MeridioNews su BlaBlaCar e Trenitalia. Secondo posto a Debora Borgese, con un pezzo su una cura sperimentale tutta etnea. Vince Cartia – collaboratrice de La Sicilia, assente alla consegna del premio perché a Milano – con un reportage sui rifiuti zero a Ragusa. «Un approccio tecnologico che coincide con la voglia di migliorare il territorio – afferma Cartia, raggiunta per telefono – Il giornalismo multimediale ha tante frontiere, tutte ancora da esplorare»

Redazione

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