Premi Buttitta: documentario sul poeta al CSC

Successo di pubblico e interesse dei vertici istituzionali siciliani ieri alla cerimonia d’assegnazione del premio Buttitta 2012, giunto alla VII edizione, al Centro Sperimentale del Cinema di Palermo (CSC) diretto da Ivan Scinardo. I premi sono stati consegnati alla poetessa popolare messinese Maria Costa, al poeta trapanese Nino De Vita, al regista Franco Scaldati, al docente universitario di Letteratura Natale Tedesco. Il Premio Antonino Maggio è stato consegnato al pittore, Croce Taravella.

Durante la cerimonia di ieri è stato presentato un prezioso documentario prodotto dal CSC dal titolo “Ignazio Buttitta, pueta in piazza” diretto da due tra i primi 12 registi diplomati al CSC, Andrea Mura e Bernardo Giannone.
Con garbo, Il documentario ha immerso il pubblico nell’atmosfera della poesia di Ignazio Buttitta raccontandone lo stile di vita, le origini dei versi e dei modi del grande poeta bagherese. Nel documentario intervengono i familiari, Peppe Tornatore (che oltre ad averlo conosciuto, lo ha fatto rivivere nel suo film “Baaria”), e i personaggi delle vicende siciliane cantate dal poeta, ma soprattutto il luoghi della poesia di Buttitta: il mare, Mazzarino, le lotte agrarie, Portella della Ginestra, le declamazioni in piazza dove Ignazio Buttitta comunicava pubblicamente, con la sua poesia, con i suoi gesti, e con la forza delle sue idee rivoluzionarie.

Al centro della manifestazione e del documentario di Mura e Giannone, dunque, ci sono l’opera d’insegnamento e di riflessione, l’amore per la vita del poeta, la semplicità con cui sapeva comunicare attraverso i propri versi, e l’ispirazione del silenzio nella sua casa di campagna da dove aveva “Palermo ‘nti vrazza”.

Il documentario ripercorre, anche attraverso i ricordi dei figli, le vicende di Buttitta partigiano che tratta con pietà il nemico tedesco ucciso e il prigioniero fascista a rischio di linciaggio e, soprattutto, viaggia in un mondo che è quello dell’intimo dell’animo umano quando è capace di “volare” attraverso l’accettazione del sentimento, della propria sensibilità, senza alcun legaccio, spirito libero com’era e com’è la poesia di Buttitta.

Per questo motivo, appare logica la premiazione di una poetessa popolare, Maria Costa , che come Buttitta pone alla base della propria poesia la libertà e la liberazione dell’animo in versi siciliani che volano alti sopra la Sicilia e oltre. Maria Costa conclude la manifestazione recitando una propria poesia, La Bandiera, con una forza comunicativa che coinvolge tutti e commuove. Non a caso è la maggiore poetessa conosciuta nel panorama siciliano e calabrese, ed è nota anche come “la voce del mare”.



Nelle motivazioni per il premio a Maria Costa (nella foto tratta da www.messinaweb.tv) leggiamo, tra l’altro: “Mai come durante il periodo che va dalla seconda metà del Novecento fino ai nostri giorni, la città e la provincia di Messina hanno consegnato figure e opere importanti nella storia della poesia siciliana contemporanea”; e ancora: “è con tale linguaggio vivo e autentico che la poetessa di Case Basse ha efficacemente coniugato le proprie vocazioni liriche con la realtà ora impervia e ora magica del mare, sicché la sua poesia ne risulta voce felicemente modulata e suggestiva. Perciò Maria Costa è oggi genuina poetessa popolare moderna, figure tra le più singolari della poesia siciliana dei nostri.”


Il premio al poeta De Vita è così motivato, tra l’altro, dalla Fondazione Buttitta: “Nino De Vita è oggi uno dei più significativi interpreti della grande tradizione letteraria della Sicilia. La singolare qualità artistica delle sue poesie si riconosce e impone nella attitudine a sublimare e annullare la frontiera tra scrittura e realtà convertendo luoghi, persone, avvenimenti anche i più minuti in miti esemplari”
Il premio al regista e attore Mario Scaldati, cantore attuale e sublime del vivere siciliano tra sogno e realtà, è motivato, tra le altre cose: “Diversamente dagli attori che nel recitare, tanto nella gestualità quanto nella vocalità indulgono in atteggiamenti e toni retorici, lo stile drammatico di Scaldati si impone per naturalezza, semplicità e spontaneità di forme espressive e modi gestuali che riescono sempre a convertire le vicende rappresentate in eventi mitici. La qualità artistica di Scaldati risulta sempre e soprattutto esemplare…”

E ancora, nelle motivazioni del premio a Natale Tedesco troviamo un riferimento a come i semi di Ignazio Buttitta poeta siciliano crescano anche aldilà dell’Isola: “L’identità culturale di Natale Tedesco, dai noti e apprezzati successi, si impone per gli ampi interessi, particolarmente nel settore letterario, in quanto docente emerito di letteratura italiana, ma anche in quello della critica d’arte, della drammaturgia, del cinema e della scrittura poetica. Non ha soltanto insegnato in Italia, Palermo e altre città, ma ha tenuto lezione e seminari in diverse Università straniere, Austria, Belgio, Canada, Cina, Germania, Giappone, Libia, Malta, Olanda, Romania, Polonia, Spagna, Stati Uniti, Svezia.”
Per quanto riguarda l’assegnazione del Premio Antonino Maggio al pittore Croce Taravella, la Fondazione Buttitta ricorda che: “Il tratto deciso ed essenziale e l’humus pensoso che ne evidenzia plasticamente i toni, fanno dell’artista siciliano prestigioso esponente di quell’autentico ritorno alla pittura che, sulla conoscenza e sull’innovazione e senza passatismi retorici, sa trovare la sua inconfondibile cifra e vivezza stilistica.”
E’ intervenuto alla manifestazione anche il neo presidente dell’ARS, Giovanni Ardizzone, il quale ha posto l’accento sul sostegno istituzionale ricordando che “la Fondazione Buttitta è da incoraggiare e finanziare, e su questo, all’ARS, siamo tutti d’accordo”.


Nei locali del CSC è stata, infine, allestita una mostra con fotografie di Attilio Russo a cura della Fondazione Buttitta dal titolo “Con gli occhi di Lucia, feste di dicembre in Sicilia”. Il catalogo della mostra insieme a un CD con poesie cantate da Maria Costa e il DVD del documentario di Andrea Mura e Bernardo Giannone sono stati infine distribuiti gratuitamente a tutti gli intervenuti fino ad esaurimento perché, come dichiarato dal presidente della Fondazione Ignazio E. Buttitta “Essendo finanziata la loro produzione da soldi pubblici è pubblica anche la loro fruizione dentro e fuori la Fondazione”.

Gabriele Bonafede

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