Precari: una bella ‘stabilizzazione’ elettorale. Firmato: le donne del Pd

A meno di una settimana dal voto per le elezioni comunali della Sicilia la parlamentare nazionale del Pd, Maria Iacono, e le parlamentari regionali dello stesso Partito, Mariella Maggio e Antonella Milazzo trovano, naturalmente sulla carta, la ‘quadratura del cerchio’ per ‘stabilizzare’, naturalmente a parole, i circa 23 mila precari degli Enti locali dell’Isola.

Se c’è un Partito che fa politica solo con la vecchia politica delle clientele, ebbene, questo è il Pd.

Tutti sanno che il prossimo 31 luglio scadrà il contratto ai 23 mila precari degli Enti locali siciliani. Il GLBB, sigla che sta per Governo Letta-Berlusconi-Bilderberg, bontà sua, dopo aver depredato 800 milioni di euro al bilancio della Regione ha annunciato che ne restituirà sì e no una decina per consentire la proroga dei contratti a questi 23 mila precari fino al 31 dicembre.

Serio il Governo Letta-Berlusconi-Bilderberg: la proroga fatta con un centesimo dei soldi che hanno depredato alla Sicilia! E dovremmo pure dire a questi ‘banditi’! 

Ora le tre dame siciliane del Pd dell’Isola, a pochi giorni dal voto, annunciano un’improbabile stabilizzazione per questi 23 mila precari. Domanda: egregie deputate, lo sapete o no che, in Sicilia, sparsi tra pubbliche amministrazioni ed enti regionali vari, ci sono circa 100 mila precari? Perché la stabilizzazione dovrebbe riguardare i 23 mila precari degli Enti locali e non tutti gli altri?

Da questo Pd non c’è proprio nulla da prendere: né a Roma, dove governa con Berlusconi e Bilderberg, né in Sicilia, dove si occupa solo di clientele, per giunta a ridosso delle elezioni. Queste, egregie signore del Pd siciliano, sono proposte da vecchia Dc dorotea: la peggiore nella storia della Democrazia cristiana.

Che tristezza ragazzi: annunciare una stabilizzazione solo per una parte dei precari a meno di una settimana dal voto! Che politica innovativa! Che intuizioni! Che contenuti! Che cambiamento culturale! Questa sì che è la nuova politica al femminile…