Cronaca

Pratica a tutela della giudice che ha liberato i migranti presentata al Csm con «massima urgenza»

È stata depositata al Comitato di presidenza del Consiglio superiore della magistratura la richiesta della maggioranza dei consiglieri togati di aprire una pratica a tutela della giudice di Catania Iolanda Apostolico finita nella bufera per non avere convalidato il trattenimento nel Cpr di Pozzallo di tre migranti. I firmatari sono 13 e sono i consiglieri dei gruppi di Area, Unicost, Magistratura democratica e gli indipendenti Roberto Fontana e Andrea Mirenda. Non ha invece aderito all’iniziativa – che è una risposta alla «grave delegittimazione professionale» di cui è stata oggetto Apostolico e agli «attacchi all’autonomia dei giudici» – Magistratura Indipendente. «Non abbiamo ritenuto opportuno sottoscrivere perché, a prescindere dal merito, noi al Consiglio non facciamo politica». Così la consigliera del Csm Bernardette Nicotra, di Magistratura Indipendente, ha spiegato il motivo per cui il suo gruppo non ha aderito alla richiesta della maggioranza dei togati.

Dal testo, su cui ieri si sono raccolte le firme, è scomparso il riferimento diretto alle parole pronunciate sul caso dalla premier Giorgia Meloni. Ma si parla di «dichiarazioni da parte di esponenti della maggioranza parlamentare e dell’esecutivo che, per modi e contenuti, si traducono in autentici attacchi all’autonomia della magistratura». Una modifica finalizzata a facilitare l’adesione all’iniziativa dei consiglieri di Magistratura Indipendente che, però, alla fine, hanno deciso comunque di non firmare. «L’accusa ai magistrati, con riferimento al contenuto di un provvedimento giurisdizionale, di essere “nemici della sicurezza della Nazione (…) un ostacolo alla difesa dell’ordine pubblico (…e di) scagliarsi contro i provvedimenti di un Governo democraticamente eletto” pone in discussione la funzione stessa della giurisdizione in uno Stato di diritto», denunciano i consiglieri. Non solo: le dichiarazioni di esponenti del governo e della maggioranza «realizzando una grave delegittimazione professionale del giudice estensore dell’ordinanza, espongono lo stesso a indebiti attacchi mediatici aventi a oggetto la sua sfera personale». Di qui la richiesta dell’apertura di una pratica a tutela «con la massima urgenza».

Redazione

Recent Posts

Sbanda con la moto e finisce a terra, morto 25enne a Partanna

Si chiamava Calogero Ingoglia, 25 anni, la vittima dell'incidente stradale che si è verificato ieri…

3 ore ago

Catania: pusher con la droga nel marsupio, ai domiciliari

La polizia di Catania ha arrestato un 44enne per spaccio dopo averlo sorpreso con 45 grammi di…

3 ore ago

Piedimonte Etneo: droga e tartarughe protette in casa, arrestato 45enne

Droga, monete antiche ed esemplari protetti di tartarughe dentro casa. Per questo motivo i carabinieri…

5 ore ago

A Catania riparte il progetto San Berillo Calcio Popolare: «Puntiamo al campionato come strumento di inclusione»

«Più che da quello che ci manca, sarebbe meglio partire da quello che abbiamo: solo…

9 ore ago

Aggrediti medici e infermieri del 118 allo Zen a Palermo

Medici e infermieri del 118 sono stati aggrediti e picchiati allo Zen di Palermo durante…

19 ore ago

Siccità, Faraone protesta in accappatoio e attacca Schifani: «Incapace di governare, si faccia da parte»

«Il presidente Schifani come il Marchese del Grillo, che accumula poltrone di commissario e non…

21 ore ago