Bloccati dentro la stiva fino al momento del salvataggio, senza possibilità di salire in sopra coperta e vedere cosa stesse accadendo. È quanto hanno raccontato buona parte dei migranti recuperati domenica scorsa nel Mediterraneo dalla nave Golfo Azzurro della Ong spagnola Proactiva Open Arms. A bordo dell’imbarcazione in legno si trovavano 261 persone, successivamente sbarcate a Pozzallo insieme ai 128 salvati da un gommone.
I migranti hanno parlato con gli investigatori ragusani nell’ambito delle indagini che sono servite per fermare, con l’accusa di essere stati gli scafisti delle due imbarcazioni, cinque persone: si tratta di un bengalese, un egiziano, un gambiano minorenne e due marocchini.
Stando ai resoconti, prima della partenza la nave si trovava a circa cento metri dalle coste libiche e il trasferimento dalla terraferma sarebbe avvenuto a gruppi di 50 tramite un gommone.
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