Ha sventato da solo una rapina in un tabaccheria di Aci Castello, salvando una bambina di sette anni da un rapinatore che le puntava il coltello alla gola. L’uomo, un giovane agente del Reparto a cavallo della polizia di Catania, si trovava ieri sera intorno alle 18.45, per puro caso, nella tabaccheria di via Litteri, proprio all’interno del perimetro del grande albergo President park hotel. «Entrando ho visto il rapinatore che puntava il coltello alla gola a una bambina, sul bancone. Sono intervenuto subito, senza pensare: per noi il dovere viene prima di tutto, anche fuori servizio», racconta l’agente, che abita con la moglie a poca distanza dalla tabaccheria, dove si era recato per acquistare le sigarette. «Ma non vorrei dire altro su di me, né riferire il mio nome: sono solo un assistente della polizia di Stato», spiega il giovane poliziotto al telefono.
Una fortuna inaspettata per la piccola, figlia del proprietario della rivendita, al quale il rapinatore con indosso un passamontagna, il ventitreenne Salvatore Pirruccio, già conosciuto alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio, stava intimando la consegna dell’incasso. La titolare, nonostante il forte shock riportato dalla bambina e dai familiari, «riaprirà oggi pomeriggio regolarmente, alle 17», fanno sapere dalla direzione dell’albergo.
«Lui non ha avuto il tempo di fare niente, mi ha minacciato con il coltello ma l’ho disarmato dopo una colluttazione. Poi si è divincolato ed è scappato per pochi metri, all’esterno. Dopo circa 30 secondi l’ho ripreso, è partita un altra colluttazione e l’ho immobilizzato dopo pochi minuti», racconta l’eroico agente. Che si rammarica perché il complice, poi identificato dopo la confessione di Pirruccio in Daniele Brancato, 36 anni e zio del rapinatore, «è scappato via, stava aspettando il nipote in un’auto parcheggiata fuori».
Immobilizzato il rapinatore, il giovane ha chiamato i rinforzi, «tramite il 113, che ha mandato subito una volante». Gli agenti hanno quindi fermato il fuggiasco Daniele Brancato all’interno della propria abitazione, identificando l’auto della fuga, una Seat Ibiza. Per il giovane agente è seguita una visita di controllo all’ospedale Cannizzaro. «Ho solo riportato qualche contusione, nulla di grave, anche se non so ancora quando ritornerò in servizio», conclude. Senza nascondere che la situazione poteva rivelarsi molto più pericolosa. «Quando ci sono queste situazioni si agisce per come siamo addestrati. Non potevo fare altrimenti: c’era un ostaggio, e per salvaguardare l’incolumità per la bambina ho dovuto mettere a rischio la mia». Il rapinatore e il suo complice sono adesso in custodia all’interno del carcere di piazza Lanza a Catania.
[Foto di gnuckx]
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