L’ultima richiesta dei cicolattivisti di Catania è pedonalizzazione del tratto stradale tra via Dusmet e via Pardo. A organizzare Porta Uzeda Liberata – sulla base del progetto presentato al Bike Festival dall’architetta Annamaria Pace – sono i componenti di Salvaiciclisti insieme ad altri cittadini impegnati nel supporto di una mobilità sostenibile. E così l’attenzione dei promotori si sposta al nodo relativo alla pista ciclabile che dovrebbe collegare la Stazione centrale a piazza Europa. «Perché il Comune di Catania afferma di voler spostare una somma di 900mila euro, destinati dall’Unione europea a progetti mobilità alternativa, dalla pista ciclabile alla fontana del tondo Gioeni?», domanda Andrea Genovese di Salvaiciclisti. La questione è stata anche al centro di alcuni dibattiti durante un’intensa seduta di agosto del Consiglio comunale di Catania in cui a chiedere spiegazioni all’amministrazione sulla futura pista ciclabile etnea è stato il consigliere di maggioranza Niccolò Notarbartolo.
«Le esperienze di Lungomare Liberato e Castello Ursino Liberato, e il sostegno che già riscontriamo verso Porta Uzeda Liberata intercettano la necessità dei catanesi di avere un’alternativa all’uso di automobili e motorini», afferma Genovese. Che aggiunge: «Ci vuole uno sviluppo serio e in sicurezza della mobilità alternativa di Catania e – ribadisce – i 900mila euro stanziati dall’Unione europea farebbero proprio al caso di quel progetto». «Chiediamo pubblicamente che il Comune ci dica perché preferisce fare una fontana al tondo Gioeni che una pista ciclabile», attacca Genovese. Che si interroga dunque sul motivo della partecipazione agli incontri sulla mobilità sostenibile dei componenti della giunta comunale «se poi non c’è dialogo con le associazioni», continua.
«Speriamo di non dover attendere troppo tempo per avere una risposta su questo punto perché – precisa Genovese – sia i nostri concittadini che l’Ue ci suggeriscono come sia forte l’importanza delle corsie ciclabili in una città che, come Catania, vuole accorciare le distanze con gli altri centri europei». Genovese parla di «ragionare in termini europei» e di «alternative al traffico veicolare automobilistico», a fronte di un dialogo con l’amministrazione comunale «verso il quale siamo speranzosi, ovviamente nella misura in cui la giunta torni indietro sulla destinazione dei famosi 900mila euro all’abbellimento del tondo Gioeni», conclude.
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