Piazzale Asia intitolato a Rocco Chinnici La fondazione: «Ha fatto molto per la Sicilia»

«Rocco Chinnici ha fatto molto per la Sicilia, è un riconoscimento degno di ogni riguardo». Antonino Rametta, presidente della fondazione intitolata al magistrato, commenta così la notizia dell’intitolazione di piazzale Asia al giudice ucciso esattamente trentuno anni fa da Cosa nostra a Palermo. L’annuncio è stato fatto dal primo cittadino di Catania, Enzo Bianco, al termine della prima riunione della commissione Toponomastica. «Il fatto che ci siamo riuniti per la prima volta per prendere la decisione di onorare la memoria del giudice buono Rocco Chinnici, capo dell’ufficio Istruzione e ideatore del pool antimafia a Palermo, ha per noi un alto valore simbolico – ha dichiarato il sindaco – Una città cresce sotto il profilo civile anche adottando atti come questo, che rappresentano una sfida aperta a quelle forze criminali che pretenderebbero di controllare il territorio».

L’idea di intitolare uno spazio cittadino a Chinnici parte da una petizione promossa dal Movimento 5 stelle etneo che ha raccolto centinaia di firme a sostegno. «Si è esposto fino al sacrificio estremo della vita – afferma Rametta – Credeva nella sua attività di magistrato e nel suo lavoro si è mosso sempre con equilibrio». La fondazione intitolata al giudice «si muove sulla scia del suo insegnamento. Ci orientiamo nel diffondere le sue idee nelle scuole, a piccoli passi». Il presidente spiega come l’ente colga «tutte le occasioni per spendersi a favore dei giovani e anche un riconoscimento del genere può contribuire a far conoscere la storia del giudice».

Nel corso dell’incontro della commissione Toponomastica – composta da tre consiglieri comunali e dai docenti universitari Antonio Di Grado, Lina Scalisi ed Enrico Iachello – è stata deliberata anche l’intitolazione della piazzetta tra via delle Ondine e via Plaia ai Caduti dei Vigili del fuoco e, come stabilito dalla commissione della precedente amministrazione comunale, l’attuale piazza Spirito Santo all’attore Turi Ferro.