Piazza Teatro Massimo: ora cambiamo musica

La piazza della musica smetterà di essere – come è avvenuto negli ultimi anni – la piazza dell’illegalità? È quel che si augurano gli abitanti di piazza Bellini – meglio nota come piazza Teatro Massimo – che da molto tempo hanno dimenticato cosa voglia dire tornare a casa la sera senza pericoli, non veder devastata la propria abitazione, il negozio, il garage. Residenti e commercianti del centro storico di Catania, da parecchio tempo, devono convivere con tutto questo. E ora che i lavori sono stati consegnati, si chiedono se qualcosa cambierà o tutto resterà come prima.
 
«Vivo qui da 50 anni, e non ho mai visto niente di paragonabile a quello che ormai è diventata routine. Ci sono bande di giovani che assaltano il portone a calci e pugni, citofonano tutta la notte, urlano e schiamazzano. Addirittura è successo che qualcuno è entrato e ha spento gli interruttori elettrici, rischiando di bloccare chi si trovasse in quel momento in ascensore». Lo racconta Orazia Rosa, residente in piazza Bellini.
 
«La situazione è davvero difficile – dice Santina Rapisarda, residente anche lei in piazza – ragazzi completamente ubriachi hanno minacciato in più occasioni mio figlio, molestato ragazze, compiuto atti vandalici. C’è chi mi ha imbrattato di vernice il portone e pure dipinto l’automobile di giallo e rosso». Episodi del genere non si contano: c’è chi si è visto rompere di proposito finestrini e specchietti  dell’auto, c’è chi ha visto sfondare i vetri della porta di un negozio o danneggiare un distributore di sigarette.
 
«Siamo anche prigionieri delle nostre case, visto che spesso il parcheggio selvaggio limita la circolazione; e i nostri garage non sono sempre utilizzabili perché l’entrata è occupata da altre auto. E poi ci sono i parcheggiatori abusivi, che pretendono un compenso anche da chi deve solo tornare a casa». Una situazione che sembrerebbe difficile da immaginare, per chi è abituato a pensare a questa piazza solo come al salotto della città. «E poi ci sono i semplici atti di inciviltà – continua Santina – c’è chi urina davanti a tutti all’entrata del teatro, chi getta bottiglie di vetro, bicchieri, fazzoletti, sigarette a terra, chi urla tanto forte da svegliarmi in piena notte. Molti locali vendono super alcolici ai minorenni a pochissimi euro. Spero che con la chiusura dei lavori e l’inaugurazione della piazza ci siano più controlli da parte delle forze dell’ordine». 
 
«La situazione del centro storico è veramente drammatica, gli episodi di criminalità e vandalismo si sono moltiplicati, ma sembra che a nessuno interessi davvero. Vorrei ricordare che circolano numerose prostitute e spacciatori nella zona intorno a piazza Bellini, ed è impossibile non accorgersene. Molti locali non rispettano le ordinanze per i caffè concerto e lo fanno impunemente, perché nessuno controlla davvero. Non si sono visti poliziotti per mesi, nessun carabiniere o vigile urbano e quindi non c’è stato alcun deterrente per i vandali e i criminali. Noi chiediamo solamente regole e qualcuno che le faccia rispettare. Il tema della legalità e della sicurezza dovrebbe essere di primaria importanza. Per questo abbiamo manifestato il giorno dell’inaugurazione di piazza Bellini. Mi auguro che nei prossimi mesi sia garantita la presenza delle forze dell’ordine per assicurare la legalità». Sono le parole di Mario Castronovo, presidente dell’Associazione Centro Storico che riunisce i residenti e i commercianti del quartiere, e che si batte da anni per i diritti di chi vive e lavora in questa zona. 
 
Certo, non bisogna generalizzare: nessuno vuole scagliarsi contro la parte buona della “movida” e del popolo della notte catanese. Ma chi nella piazza ci vive vuole ricordare che la sicurezza, l’inviolabilità dei propri beni e il rispetto della legge sono diritti di tutti. E questi diritti ormai non sono più garantiti. Nemmeno nel centro storico.

Stefano Barbagallo

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