Piazza Lincoln, Wwf: «Oasi cementificata» Il Comune: «Rigorosa tutela degli alberi»

Mancano due giorni all’inaugurazione della rinnovata piazza Lincoln, ma i cambiamenti dello spazio pubblico affidato ai privati, ancora in parte nascosto dalle recinzioni, continua a non convincere associazioni e cittadini. Protestano le sezioni locali del Wwf e della Lipu (Lega Italiana Protezione Uccelli). «Quella che era una piazza con aiuole – scrivono in una nota le due associazioni – con alberi che la ombreggiavano interamente e che d’estate era un’oasi di ombra e di fresco, oggi è diventata una piazza interamente cementata, con appena qualche decina di metri quadri di terra». Si lamentano anche i cittadini. «Fino a poche settimane fa era un piccolo parco – scrive a Ctzen l’artista catanese Alfio Lisi – anche se non curato dall’Amministrazione, ora si sta trasformando in una sorta di piazza di mattonelle di cemento dove le piante avranno funzione di ombrelloni sbrandellati».

I lavori di ristrutturazione sono stati finanziati dalla cioccolateria C&G di Gabriella Comis, che è stata l’unica a partecipare al bando pubblico di sponsorizzazione indetto dal Comune. Il progetto è stato presentato ad una commissione di valutazione presieduta dall’architetto Marina Galeazzi, che rimanda le critiche al mittente. «Noi abbiamo valutato l’operazione nel suo complesso ed è piaciuta – spiega Galeazzi – non siamo entrati nei dettagli del progetto perché non si trattava di un concorso di progettazione». I punti criticati sono quattro: la cementificazione del suolo, le piccole dune rialzate costruite a ridosso degli alberi, la potatura delle chiome e la presenza sui binari della locomotiva Mascali, ritenuta di grande valore e a rischio degrado. «Questi appunti andrebbero rivolti all’architetto scelto dal privato per seguire i lavori – replica Galeazzi – ma il cemento c’era già prima della ristrutturazione, mentre è stato scelto un altro materiale, adatto al contesto, per le dune vicine ai tronchi».

Il Comune, tramite una nota, precisa che «le operazioni di recupero sono state effettuate secondo rigorosi parametri di rispetto e tutela degli alberi e della vegetazione, innestando strisce di prato in presenza del passaggio diretto di raggi solari». Wwf e Lipu denunciano invece il rischio di indebolimento degli alberi, con la risalita delle radici che andrebbero ad «intaccare l’asfalto della strada, l’elemento strutturalmente più debole, casuando problemi di sicurezza stradale». Ipotesi che Marco Morabito, dirigente comunale per il verde pubblico, non ritiene plausibile. «Questi alberi hanno già 60 anni – spiega Morabito – e gli apparati radicali sono molto approfonditi, quindi non riemeregeranno a livello del suolo». Il dirigente spiega anche il motivo della massiccia potatura delle chiome, che prima coprivano totalmente la piazza garantendo un’ombra costante. «A causa dei binari, le piante erano cresciute in maniera difforme, di conseguenza abbiamo dovuto tagliare di più nella parte interna, lasciandoli più lunghi all’esterno. Altrimenti avremmo dovuto abbassare di molto l’altezza delle piante, ma sono sicuro – conclude – che col tempo si riformerà la stessa copertura totale». Nella piazza, annuncia l’Amministrazione, è stata predisposta anche una zona relax con annessa rastrelliera per biciclette, uno spazio giochi per bambini e anche un’area per cani.

Rimane in bella mostra la locomotiva Mascali. Visto il valore del mezzo, sul forum cittadino Skyscrapercity, Lorenzo, uno degli utenti, propone di «esporla soltanto per il giorno della riapertura e poi sostituirla con un veicolo meno pregiato, da adattare come chiosco, edicola, o in una sorta di internet cafè con postazioni wifi e angolo libreria». Ipotesi affascinante che l’architetto Galeazzi reputa tuttavia impraticabile. «Non lo consentono le norme per la somministrazione di questi prodotti, né il codice della strada, ma i cittadini possono presentare le loro idee all’amministrazione».

Domenica l’inaugurazione si terrà alle 17. Ci sarà spazio per un intrattenimento musicale, un’esibizione curata dal gruppo cinofilo dell’Etna e uno spettacolo di giocoleria col fuoco. Dalla vicenda di piazza Lincoln, Wwf e Lipu traggono spunto per sollevare una questione più generale. Le associazioni chiedono che «venga finalmente istituita una Consulta del verde in modo che venga progettato, realizzato e gestito con i criteri più all’avanguardia
tecnicamente e culturalmente e che si realizzi un Regolamento al verde che dia regole chiare su come gestire queste aree in città».

Salvo Catalano

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